VENEZIA Immediato sopralluogo delle strutture regionali in Val di Zoldo per affrontare la situazione relativa al maltempo che domenica ha nuovamente interrotto la Strada Provinciale 251. “Ancora una volta le intense precipitazioni delle ultime ore hanno messo in evidenza la fragilità dell’area – spiega l’assessore alla Specificità di Belluno Gianpaolo Bottacin –; ciononostante, come sempre, cerchiamo di garantire immediato aiuto al territorio, anche in situazioni come queste dove pure la nostra competenza sarebbe residuale”. Da una prima analisi fatta con i servizi forestali regionali sarà necessaria la regimazione attraverso opere trasversali e di canalizzazione a protezione delle sponde laterali e del versante in erosione per presidiare innanzitutto la viabilità provinciale, ma altresì garantire la sicurezza idraulica del torrente Maè. “Nello specifico ci troviamo di fronte a una problematica originata da un rio minore – spiega Bottacin -, caratterizzato da una pendenza elevata dove, a causa di ciò, ci può essere un trasporto solido molto notevole, come è successo nella giornata di ieri”. “Tra le azioni da porre in atto, oltre al ripristino della sezione di deflusso dell’alveo innanzitutto mediante la rimozione dei detriti fluitati – prosegue l’assessore –, stiamo valutando anche una serie di interventi attraverso opere strutturali in massi e calcestruzzo e anche opere bioingegneristiche di stabilizzazione, che però vanno studiate in maniera approfondita tenendo in considerazione il materiale che potrà essere in movimento anche in futuro”. Essendoci tuttora del materiale in sospensione, con masse instabili che a causa delle elevate temperature potrebbero comunque muoversi provocando ulteriori smottamenti, in questa fase si provvederà a monitorare la situazione in attesa della stabilizzazione del versante, interessato per 300/400 metri, prima di intervenire strutturalmente. “Nel frattempo insieme a Veneto Strade, stiamo peraltro valutando l’attivazione di opportuni sistemi di allarme, così da garantire la riapertura del transito in sicurezza. In attesa di ciò comunque, attraverso una guardiania organizzata con la collaborazione dei volontari di Protezione Civile, già in serata potrebbe esserci un’apertura provvisoria”. “Ancora una volta siamo a fianco del territorio – conclude Bottacin – e in particolare della Provincia, cui in base alla legge in vigore spetterebbero tali interventi e per gestire i quali già introita i canoni demaniali”.