BORGO VALBELLUNA Ultimi giorni dell’anno, consiglio comunali a raffica per delibere di ordinaria amministrazione, non ultima per importanza quella che riassume gli impegni dei Comuni nelle società partecipate. Nell’ultimo consiglio comunale il consigliere Dario Dal Magro (opposizione) ha espresso il suo parere che riportiamo.
Pur capendo che forse le società partecipate hanno fornito i dati con ritardo, appare poco utile esaminare bilanci utilizzando uno specchietto retrovisivo di un anno; Il Comune controlla al 100% la Valbelluna Servizi Srl, che gestisce le tre case di soggiorno per anziani e non solo. Visto il perdurare della pandemia, ritengo opportuno che il consigliere delegato ci dia informazioni sia sui dati del bilancio che va chiudendosi, che soprattutto sulla situazione sanitaria delle tre strutture e del personale; Bim Belluno Infrastrutture detiene una partecipazione del 25% in Valmontina Srl. Questa società gestisce un importante impianto idroelettrico fortemente danneggiato da Vaia. A rigore di norma dovremmo dismettere tale partecipazione in quanto ha chiuso tre esercizi consecutivi in perdita, e precisamente il 2018 per 3,7/mln, il 2019 per € 415.000 ed il 2020 per € 303.000. Nel 2020 sono state fatte rivalutazioni per 4,4/mln finite a riserve che ora ammontano ad oltre 5/mln, con netto miglioramento del patrimonio. A fronte di questi dati negativi, risulta però che al 29/7/2020 la centralina rimessa in funzione avesse già prodotto 6 GWh su 7,4 ammessi. Dati positivi, tant’è che attraverso più passaggi il 75% è stato acquisito da una primaria società austriaca del settore, la Ki-Kelag International GMBH. Quindi anche in questo campo gli austriaci fanno acquisti nel bellunese. Non ho elementi per valutare se gli austriaci abbiano fatto o meno un affare. Ma mi pongo una domanda. Visto che il piano industriale di Bim Infrastrutture prevede esplicitamente di occuparsi della produzione e della gestione degli impianti idroelettrici, i sindaci hanno valutato l’opportunità di acquistare l’impianto, del quale sono soci al 25%? La Dolomiti Ambiente attraverso Bim Infrastrutture, che detiene il 7,60%, la società sta attuando una politica di potenziamento dei suoi impianti dei rifiuti nei quali sia potenzialmente possibile il conferimento, per esempio, dei fanghi palabili derivanti dal ciclo di depurazione delle acque a costi competitivi. L’insorgere dell’emergenza PFAS ha costretto a rivedere tale progettualità. Fra gli obiettivi di Bim Infrastrutture vi è il superamento della frammentazione della gestione dei rifiuti per pervenire ad una gestione unificata degli stessi in ’ambito provinciale. Domande: come sindaci avete valutato l’opportunità che sia Bim Infrastrutture ad acquisire l’intera partecipazione di Dolomiti Ambiente? Ci sapete dire gli esiti della due diligence?