«Il Comune – dice il sindaco Moreno De Val – non ha disatteso alcuna prescrizione, oppure le forze dell’ordine avrebbero sospeso immediatamente i lavori. Il Signor Avoscan ha tutto il diritto di contestare l’operato della nostra Amministrazione, ma quelli che riporta alla stampa e nella sua ultima petizione sono fatti che non corrispondono al vero, non sono suffragati da nessun accesso agli atti né da nessun altro documento»
SAN TOMASO Nella petizione lanciata online sul sito Change.org, Francesco Avoscan sostiene che “La sorgente ha da tempo delle criticità, aumentate recentemente dal trasporto di ingenti quantità di materiale alluvionale a monte della medesima sorgente per volere dell’amministrazione per un progetto di bonifica con recupero di un’area in località Al Pian. Progetto peraltro oggetto di prescrizioni disattese dal Comune”. Affermazione che non è stata gradita dal sindaco di San Tomaso che non esita a ribattere parola per parola, il primo cittadino interviene anche a seguito di vari attacchi alla Giunta da parte del concittadino Avoscan.
di Moreno De Val
«L’unica prescrizione imposta dall’ULSS e relativa ai lavori comunali è quella di predisporre lo scarico per allontanare le acque superficiali dalla bonifica verso il versante opposto alla sorgente . Avoscan ha tutto il diritto di contestare l’operato dell’attuale amministrazione, ma quello che riporta alla stampa e nella sua ultima petizione sono fatti che non corrispondono al vero non sono suffragati da nessun accesso agli atti né da nessun altro documento. La bonifica ambientale, dotata di nulla osta da parte della Regione, è stata autorizzata il 4 aprile 2018 ed è suffragata da una relazione geologica del 19 marzo dello stesso anno, che tiene in considerazione le distanze dalle opere di presa e delle acque superficiali. Inoltre, dopo la segnalazione da parte dell’Avoscan ai Carabinieri Forestali, il 29 novembre 2018 è stato eseguito un sopralluogo da parte dell’Arma, dell’Arpav, Ulss, Servizio Igiene e di Bim Gsp, hanno rilevato che il materiale alluvionale depositato in emergenza (come permesso da norme e regolamenti in occasioni eccezionali come lo è stato con l’uragano Vaia) è stato sottoposto ad analisi e non sono emerse criticità ambientale rispetto alle soglie di contaminazione indicate dalla normativa vigente. Aver avuto la fortuna di poter utilizzare quell’area ha permesso di mettere in sicurezza case e torrenti ove il materiale si era depositato. E, dunque, passare da irrispettosi dell’ambiente ha del paradossale. Ribadisco che, a prescindere c’è sempre piena disponibilità a incontrare i paesani di persona e ad intervenire subito insieme per risolvere i problemi. Questo nell’esclusivo interesse di San Tomaso».