di Renato Bona
Il vescovo della diocesi di Belluno-Feltre monsignor Renato Marangoni ha deciso una serie di movimenti in diverse parrocchie. Ultimo in ordine di tempo – come riporta il sito “chiesabellunofeltre” – quello di don Sandro Coletti a capo delle tre parrocchie della Valle del Boite: Valle di Cadore, Venas e Cibiana, rimaste senza parroco a seguito della scomparsa di don Giuseppe Bortolas. Il presule ha voluto incontrare il Consiglio pastorale delle quattro realtà feltrine: Seren del Grappa, Rasai, Valle, Caupo illustrando la sua iniziativa e invitando a “comprenderne le ragioni”. Don Coletti, 38 anni, cadorino, era stato ordinato in cattedrale nel capoluogo il 14 giugno 2014 assumendo quindi l’incarico di vicario parrocchiale a Sedico, Bribano e Roe fino al novembre di tre anni fa quando divenne parroco delle quattro realtà feltrine. Ottenuta la licenza in diritto canonico nel febbraio scorso, è componente dell’Équipe diocesana per la tutela dei minori e dal 2019 assistente ecclesiastico degli scout Agesci per la zona di Belluno. Viene sostituito da don Robert Soccal quale parroco “in solido” con don Giuseppe Bernardi. Soccal, 53 anni, era stato ordinato a Belluno il 5 giugno del 1993 ed è stato vicario parrocchiale a Longarone,vice direttore del centro di spiritualità “Papa Luciani” di Col Cumano a Santa Giustina, assistente degli universitari, incaricato per la Pastorale giovanile e insegnante di religione. Vanta anche un breve periodo da missionario “fidei donum” a Gaya nel Niger. Altra novità: la parrocchia di Tisoi guidata da don Graziano Della Caneva è stata affidata da Marangoni a don Giorgio Soccol che continua ad occuparsi anche delle realtà di Orzes dove è parroco dal 1999, e di Bolzano Bellunese che guida dal 2011. Tutto questo – viene precisato – in vista di una collaborazione che comprenderà anche la parrocchia e la fraternità francescana di Mussoi. Nato a Taibon Agordino nel 1953, Soccol era stato ordinato in cattedrale a Belluno nel 1977: per diversi anni è stato a capo della Caritas diocesana. Nuovo mandato di ministero anche per la Valle di Zoldo dove don Paolo Arnoldo ha passato il testimone a don Roberto De Nardin dopo che monsignor Marangoni aveva anche in questo caso incontrato il Consiglio pastorale parrocchiale unitario delle 8 parrocchie della vallata e di Zoppè di Cadore a cui aveva annunciato la novità con Arnoldo che lascia l’incarico assunto nel 2017, dato che a breve compirà 7 6 anni, ma resta come vicario parrocchiale nella valle dove è nato. Le otto parrocchie sono dunque affidate a don De Nardin, classe 1987. Originario della parrocchia di la Valle Agordina aveva studiato teologia nel seminario bellunese ed in quello di Anagni e venne ordinato presbitero il 30 maggio 2015 a Belluno. Dal 2016 è segretario vescovile nonché direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale dei giovani: dal 2019 insegna religione a Belluno. Nel 2019 ha conseguito a Padova la licenza in teologia, equivalente della laurea civile. Viene annunciato nel servizio curato da “DF” sul sito telematico che De Nardin, aiutato dai vicari parrocchiali, in alcuni giorni della settimana sarà ancora a Belluno per l’insegnamento e continuerà a guidare anche l’Ufficio diocesano di pastorale dei giovani. “Movimenti” anche nell’Alto Agordino e a Livinallongo del Col di Lana. Alle dieci comunità parrocchiali era infatti pervenuta nelle settimane passate una lettera in cui monsignor Renato Marangoni illustrava la ristrutturazione del servizio pastorale, invitando i diocesani “ad andare oltre il naturale avvicendamento che interessa alcune parrocchie, scorgendo la nuova istanza a cui la Chiesa universale è chiamata, la sinodalità, istanza che qui da noi si concreta nell’esigenza di collaborare, condividendo anche il servizio di parroco. Questo è un cammino che interesserà tutte le comunità della diocesi”. Ecco le novità: don Dario Fontana, raggiunti i 77 anni d’età, lascia la guida delle comunità di Pieve di Livinallongo e di Arabba a don Andrea Constantini, proveniente dalle parrocchie bellunesi di Cavarzano e di Sargnano; don Francesco Di Stefano, che ha già annunciato la destinazione a un nuovo servizio diocesano, lascia la parrocchia di Alleghe; la partenza di padre Pietro Viscolani dell’ordine dei francescani minori segna la fine del servizio dei frati nelle parrocchie di Caprile e di Santa Maria delle Grazie. In queste comunità subentrano don Franco Decima e don Dario Fontana, rispettivamente come parroco e come vicario parrocchiale, mentre don Franco mantiene la cura di Rocca Pietore; don Renato Tasso, già parroco alla “Don Bosco” del capoluogo prosegue il servizio di amministratore parrocchiale di Colle Santa Lucia, Selva di Cadore e Pescul; così anche padre Romeo Simonetti continua il suo servizio a Laste.Una sottolineatura che si legge nel sito diocesano: “La collaborazione tra tutte queste parrocchie sarà sostenuta, oltre che dal ministero dei presbiteri ricordati, dal servizio pastorale che già prestano le Discepole del Vangelo presenti nella curazia di San Giovanni, presso Arabba”. Concludiamo ricordando che è stata festa grande per don Umberto Antoniol, approdato al prestigioso traguardo dei 50 anni di vita sacerdotale: da Zorzoi, domenica 22 agosto 1921, al Boscariz, oggi, passando per: San Donato di Lamon, Foen di Feltre, Lamon, Pez e Cesiomaggiore. La comunità del Boscariz di Feltre lo ha festeggiato durante la messa nella quale il sacerdote, visibilmente commosso, ha ricordato i genitori Silvestro e Teresa e ringraziato tutti coloro che lo hanno coadiuvato, rammaricandosi “per aver purtroppo celebrato più funerali che battesimi”, ma compiacendosi perché “il Signore ci ha donato una vita nuova che vale la pena di essere vissuta”.
NELLE FOTO (sito “chiesabellunofeltre”, Telebelluno, Voci di Cortina): don Alessandro Coletti; don Robert Soccal; don Giorgio Soccol; don Paolo Arnoldo; don Roberto De Nardin; don Andrea Costantini; don Dario Fontana; don Umberto Antoniol in due momenti della festa del 50. di sacerdozio; chiesa di Tisoi; chiesa di Valle; chiesa di Seren; chiesa di Pieve di Livinallongo; chiesa in Zoldo.