FELTRE Intervista alla neurologa Roberta Padoan del Centro Decadimento Cognitivo e Demenze
Feltre. In occasione del mese dedicato al declino cognitivo, l’Ulss Dolomiti, dopo le indicazioni sulla prevenzione diffuse durante il Mercoledì della salute di ieri sera che ha visto un’ottima partecipazione di pubblico, informa sui primi sintomi della malattia
«Tutti gli individui sperimentano nel corso della loro vita delle dimenticanze o delle difficoltà nell’uso della parola. Esistono tuttavia delle caratteristiche che, se presenti, possono essere considerate campanelli di allarme e devono indirizzare i soggetti al medico. Quando il disturbo intacca la qualità di vita diventa patologia. I sintomi più importanti sono: una perdita di memoria tale da inficiare la quotidianità, il disorientamento, la perdita della capacità di giudizio, la difficoltà nell’esecuzione dei compiti sempre svolti, l’apatia e l’isolamento sociale», spiega la neurologa Roberta Padoan del Centro Decadimento Cognitivo e Demenze. «Con il passare degli anni le funzioni cerebrali sono destinate ad un lento declino per la progressiva involuzione di tutte le strutture nervose deputate alle attività che regolano la nostra vita di relazione. La memoria ed altre attività mentali progressivamente si riducono in efficienza, determinando frequenti dimenticanze, difficoltà nel ricordare nomi, impegni, fatica nell’espletamento delle normali attività della vita quotidiana. Quando il declino cognitivo è disproporzionato nei confronti dell’età anagrafica e procede con una progressione più rapida, si configurano quadri clinici francamente patologici, accomunati nell’ambito delle demenze, che sono causa di particolare disagio, sofferenza, e ricadute nella vita sociale e familiare e che riguardano la persona affetta e chi le sta intorno. Tali patologie hanno registrato negli anni più recenti una particolare accelerazione, anche come conseguenza del progressivo allungamento dell’aspettativa di vita. La demenza è una condizione che interessa dall’1% al 5% della popolazione oltre i 65 anni, con una prevalenza che raddoppia ogni quattro anni giungendo ad una percentuale di circa il 30% all’età di 85 anni. La malattia di Alzheimer rappresenta la forma epidemiologicamente più rilevante.
La persona ammalata ne sopporta le conseguenze, ma allo stesso modo i familiari e chi si occupa della quotidianità del paziente sono chiamati a fornire l’assistenza e a predisporre adeguatamente le risorse di cura necessarie e disponibili. Accanto ai problemi derivanti dalla perdita delle funzioni cognitive, ve ne sono altri sul fronte del comportamento che rendono ancor più complessa la gestione del malato. Tali disturbi possono assumere in ogni malato forme e livelli di gravità molto diverse ed includono un insieme eterogeneo di reazioni psichiche, disturbi comportamentali, modificazioni della personalità. Nel distretto di Feltre opera dal 2015 il Centro di Decadimento Cognitivo e Demenze che garantisce una risposta integrata ai pazienti da parte di specialisti neurologi, geriatri e dei servizi territoriali, tutto questo tramite la figura di un care manager che facilita l’accesso degli utenti e dei familiari all’intera rete dei servizi, attraverso il Progetto Assistenziale Individualizzato.
«Fondamentale per questa patologia è la prevenzione. Al giorno d’oggi non esiste una cura per il declino cognitivo ma ci sono studi scientifici che testimoniano come la prevenzione possa essere fondamentale per rallentare l’invecchiamento cerebrale e mitigare il decorso di malattia. È fondamentale mantenere in attività il cervello tramite l’attività fisica regolare, l’impegno sociale evitando l’isolamento, avere uno stile di vita sano tramite una corretta alimentazione, abolendo il fumo e riducendo l’introito di alcol, mantenere la mente allenata tramite attività ludiche come la lettura, le parole crociate e coltivando anche le proprie passioni» conclude la dottoressa Padoan.
Per questo la prossima settimana, dal 17 al 21 settembre, verranno proposte iniziative nel distretto di Feltre che prevedono la mattina dalle 10 alle 12 nelle principali piazze dei Comuni di Feltre nei giorni di mercato la presenza degli psicologi dei Centri di Servizio che parleranno con i cittadini di memoria. Nel pomeriggio delle stesse giornate dalle 15 alle 17 nell’atrio del nuovo accesso dell’ospedale di Feltre saranno proposte molteplici attività per allenare il cervello.