BELLUNO «Dal 1° gennaio 2023 la maggior parte dei prelievi idrici non solo per scopi idroelettrici dovrà tener conto del cosiddetto deflusso ecologico. Gli obblighi di rilascio del deflusso ecologico sono normati da un decreto direttoriale del Ministero dell’Ambiente conseguente all’apertura di una procedura di infrazione per l’Italia da parte della Commissione Europea». Lo spiega il consigliere provinciale delegato all’ambiente, Simone Deola, a seguito dei dubbi emersi da una parte dei gestori di centraline idroelettriche del Bellunese, preoccupati di dover ridurre in maniera drastica la produzione di energia. I gestori di impianti idroelettrici avevano chiesto tempo fa una moratoria rispetto al termine del 1° gennaio 2023. La crisi energetica potrebbe accelerare una decisione in tal senso. «Decisione che – va bene sottolinearlo – dipende dal Ministero e dalla Comunità Europea che non esita a comminare pesanti sanzioni» conclude il consigliere Deola. «La Provincia ha inviato la lettera ai gestori solo come una sorta di scadenzario». Aggiunge il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Legata a questa tematica, è anche la necessità di maggiore attenzione da parte dei consorzi irrigui, con investimenti sulla rete, per limitare i prelievi a monte e preservare la qualità oltre che la quantità della risorsa acqua».