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VALLE DEL BIOIS Che l’autovelox sia il nemico dichiarato di molti automobilisti è un dato di fatto ma è un deterrente per dissuaderci dal premere sull’acceleratore in centro abitato o nei punti ritenuti più a rischio per la sicurezza. Uno di questi, quello di La Mora, in comune di Canale d’Agordo, ha sollevato qualche domanda circa il posizionamento in quel luogo e nei giorni delle festività natalizie. Interrogativi che sono stati chiariti dal sindaco di Canale d’Agordo, Massimo Murer. «La decisione di mettere una postazione mobile in quel luogo trova spiegazione nelle segnalazioni che sono pervenute e che non abbiamo potuto ignorare circa la pericolosità dell’uscita dal parcheggio dell’albergo, aperto in queste settimane, ubicato in in un punto che ha un ingresso ma soprattutto un’uscita pericolosa con scarsa visibilità per chi si immette nella provinciale». La risposta va a chiarire i dubbi di chi riteneva l’autovelox una strategia per aumentare le entrate, soprattutto considerando la sua collocazione durante le festività, periodo in cui c’è un flusso maggiore di veicoli. Un’ipotesi che il sindaco ha respinto fornendo una spiegazione. «Gli introiti che derivano dall’autovelox ammontano circa a 10 – 15 mila euro annui la cui metà è costituita da spese d’ufficio e dall’affitto dell’apparecchio, senza dimenticare che si deve disporre del vigile nello svolgere il servizio togliendolo momentaneamente ad altre funzioni, come quella di guardia boschiva. Le sanzioni non sono tante poiché chi transita in genere sa che deve andare piano (oltretutto la cartellonistica avverte che il limite è di 50 chilometri e della presenza del controllo elettronico)». Qualcuno dei sanzionati superava i 100 km/h. Murer ha voluto chiarire che c’è una tolleranza minima fino a 60 km/h. Ci sono altri tratti nel comune di Canale e lungo la SP 346 che inducono gli automobilisti a premere sull’acceleratore. Un esempio è il bivio per il capoluogo di Canale, dove le auto arrivano da due direzioni, dal rettilineo di Savaion e da quello di Val e le Casate. «Anche in questi punti, la velocità è un problema, ma il controllo deve essere eseguito con buon senso. Nei prossimi giorni verrà effettuata una verifica. In qual tratto è previsto di non superare i 70 km/h, ma se venisse effettuata una misurazione con l’autovelox, si rischia che le sanzioni siano numerose. È molto probabile che il controllo venga effettuato nelle ore serali. L’obiettivo principale è far capire agli automobilisti di rallentare». Ormai, questi strumenti di misurazione sono diventati comuni sulle strade ma le regole circa il loro uso e collocazione sono complesse e in continua evoluzione. A Cencenighe, in via XX settembre, l’autovelox fisso è stato rimosso a causa di problemi di visibilità e sicurezza all’uscita dal bivio per Campo. Tuttavia, in base a quanto ha esplicitato il sindaco Mauro Soppelsa, esiste una postazione mobile che può essere collocata ovunque in paese. Ritiene che il problema del mancato rispetto dei limiti di velocità sia sempre presente e che l’unico deterrente sia l’autovelox. La loro osservanza è «un segno di civiltà e di rispetto per l’incolumità delle persone. I buoni consigli servono a ben poco. L’unico sistema è quello di sanzionare, non c’è alternativa». Sempre su questo tema: «Come amministrazione comunale abbiamo ragionato sulla possibilità di installare dei dissuasori ma questo non è possibile perché ostacolerebbero il passaggio dei mezzi di soccorso. L’altra soluzione prospettata, quella dei semafori intelligenti, presenta anch’essa dei problemi». Risulta che questi dispositivi progettati per migliorare l’efficienza del traffico e la sicurezza stradale, malgrado alcuni comuni li abbiano già adottati, non sono ancora stati omologati. «In centro abbiamo segnalato gli attraversamenti pedonali e cercato di assicurare l’intervento del vigile quando gli alunni necessitano di passare la strada per recarsi a scuola in zona bivio per il ponte di Avoscan. Saranno installati dei cartelli lampeggianti per segnalare il passaggio pedonale vicino all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia dato che non è fattibile destinare un addetto alla regolazione del passaggio a causa della variabilità degli orari di entrata e uscita dalla struttura. Un autovelox mobile comporta un notevole carico di lavoro d’ufficio e l’iter richiede del tempo per arrivare alla notifica delle sanzioni. Pertanto, le uscite sono calibrate tenendo conto di tutte queste attività e anche degli altri incarichi del vigile». I veicoli attuali sono significativamente più veloci rispetto a quelli del passato e spesso, quando siamo alla guida, si supera il limite senza nemmeno rendercene conto. Ma questo non esime nessuno dal rispetto della legge, compreso l’obbligo di fermarsi per i pedoni ai passaggi pedonali. Non tutti lo fanno e questo dimostra che la coscienza civica in molti casi è davvero carente.
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