di RENATO BONA
Nel libro di Gabriele Vanin “Le meridiane bellunesi” (Libreria Pilotto editrice Feltre, edito nel 1991 dalla Comunità montana feltrina e dal Centro per la documentazione della cultura popolare, della serie Quaderni diretti da Daniela Perco), l’autore sottolinea come “lo stato di conservazione del patrimonio gnomonico provinciale è quanto mai desolante, anche se forse non definitivamente compromesso”. Infatti: “Soltanto una settantina di strumenti presenta condizioni di conservazione buone; molto pochi appaiono in condizioni che si possano definire ottime e si tratta di strumenti quasi tutti rinfrescati o tracciati recentemente”. Ancora: “Circa 70 meridiane sono in cattive condizioni, mentre 30, come detto, sono senza stilo. Altre 19 sono completamente senza linee visibili sul quadrante e 6 appaiono senza quadro del tutto, con il solo gnomone infisso sul muro”. Ne consegue – evidenziava Vanin – che il precario stato di conservazione incide ovviamente anche sulla precisione della meridiana. Non è stato possibile compiere, per ovvi motivi (nuvolosità del cielo, ombra fuori del quadro al momento della ricognizione) un’analisi completa dei 137 strumenti che consentono ancora un’indicazione oraria (dall’analisi sono stati esclusi gli strumenti che funzionano soltanto da indicatori stagionali o di altro tipo). Ne sono stati comunque esaminati, con sufficiente accuratezza, 106 pari al 77,4 per cento del totale. Di questi, soltanto 20 sono virtualmente esatti … mentre altri 25 presentano un errore inferiore ai 5 minuti, da ritenersi comunque abbastanza buono. Da quest’indicazione risulterebbe che meno della metà dei quadranti bellunesi è stata eseguita a regola d’arte, o comunque con una seria cognizione di causa. In realtà, invece, un sopralluogo anche superficiale rivela che in quasi tutti i casi di alta imprecisione lo gnomone risulta spostato dalla posizione originale: è sicuramente questo il guasto più evidente e più grave creato dalla mancanza di manutenzione e salvaguardia dei manufatti”. Detto questo, Gabriele Vanin passava ad illustrare l’elenco provinciale degli strumenti, del quale ci siamo occupati in altre occasioni mentre oggi a conclusione della serie di raggruppamenti per Comunità montane, cerchiamo di conoscere la situazione di quella della Valle del Boite. Comune di Borca di Cadore: casa privata nella via Pier Fortunato Calvi, civico 9, del 1982, autore Vico Calabrò: verticale rettangolare, 310×128, declinante a ovest, stilo normale, linee orarie francesi, in buone condizioni. Casa privata nella via Roma 30, verticale rettangolare 195×130, declinante a ovest, stilo normale, linee orarie francesi ed equinoziali, in discrete condizioni. Comune di Cortina: casa privata ad Alverà 141, del 1979, autore il proprietario della casa, Mario Catturani; verticale quadrato 200×200, declinante a ovest, stilo polare, linee orarie francesi. Riporta il motto: “No né che ségne un gran chè, ma se l’è soròio fidàve de mè” e le coordinate e l’altitudine del luogo; sullo sfondo è riprodotto un paesaggio alpino; in ottime condizioni. Casa privata in via Faloria 25, del 1936 (data riportata sul quadrante); verticale quadrato 180×180, declinante a est, stilo polare, linee orarie francesi; riporta il motto: “Ch’io segni per voi sempre un’ora lieta”, le coordinate e l’altitudine del luogo e alcune raffigurazioni del Sole, di nuvole e altri elementi naturali; in buone condizioni. Casa privata nella via Marangoni (1926), verticale quadrato 270×270, declinante ad est, stilo polare, linee orarie francesi; reca il motto: “Senza rotelle, senza rintocchi se i l Sol mi tocchi l’ora ti do” e alcuni disegni rappresentanti il Sole, la Luna, Saturno, delle stelle e segni zodiacali; inb buone condizioni. Santuario della Madonna della Difesa: verticale semicircolare 255x135m declinante a ovest, stilo polare, linee orarie francesi; in buone condizioni. Casa privata di via Martiri di Tarcento: verticale semicircolare 166x93m declinante a ovest,stilo polare, linee orarie francesi, in buone condizioni. Piazzale dell’ospedale Codivila: orizzontale circolare 80 centimetri, stilo polare (triangolare), linee orarie equinoziale e solstiziale invernale; reca il motto: “Ruit hora” e una serie di indicazioni panoramiche per le cime montane cortinesi; in discrete condizioni. Comune di San Vito di Cadore casa privata a Costa, civico 29: verticale quadrato 112×112, privo di stilo (polare), linee orarie francesi, in buone condizioni, Comune di Valle di Cadore: casa privata in via Rusecco 47, del 1988, autore Leonardo Manaigo: verticale semicircolare 100×50, stilo polare, linee orarie francesi; in ottime condizioni; casa privata in via Romana 24, del 16689 (data riportata sul quadrante), verticale rettangolare 160×130,stilo normale, linee orarie italiche, in discrete condizioni; casa privata nella piazza Costa: verticale rettangolare 203×178, declinante a est, stilo normale, linee orarie francesi ed equinoziale; reca il motto: “Dall’arte adorno il mezzodì vedrai ove nube non tolga a Febo i rai”; in discrete condizioni. Casa privata nella via Maestra 1 a Venas: verticale rettangolare, 200×125, declinante a est, stilo normale, linee orarie francesi ed equinoziale; in cattive condizioni. Casa privata nella via Romana 55 (sulla Cavallera) del XIX secolo: verticale rettangolare 410×270, declinante a est, stilo normale, linee orarie francesi ed equinoziale; in discrete condizioni. Infine Comune di Vodo di Cadore. Casa privata nella piazza Santa Lucia, del 1843 (data riportata sul quadrante), verticale rettangolare 615×170, declinante a ovest, stilo normale, linee orarie francesi. Reca la scritta: “1916 classe imperiale”, in discrete condizioni.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Le meridiane bellunesi” di Gabriele Vanin): casa di Borca di Cadore, 1982; ancora a Borca; casa di Alverà 1979; casa di Cortina; santuario della Madonna della Difesa a Cortina; altra casa del centro ampezzano; piazzale del Codivilla; casa a Valle di Cadore, 1988; ancora a Valle di Cadore, casa del 1669; sempre a Valle di Cadore; casa della Cavallera del XIX secolo; casa di Vodo di Cadore del 1843.