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DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE AL LAVORO ELENA DONAZZAN IN MERITO A SENTENZA CORTE D’APPELLO SU AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA DI ACC DI BORGO VALBELLUNA
VENEZIA In merito alla notizia che la Corte d’Appello di Milano ha accolto l’appello proposto dalla procedura di amministrazione straordinaria di Acc Compressors, di Borgo Valbelluna (Belluno), riformando integralmente la sentenza del Tribunale di Milano che, nel febbraio 2021, aveva rigettato le domande risarcitorie formulate contro gli ex amministratori e sindaci della società, l’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan dichiara quanto segue: “La Regione del Veneto è sempre stata accanto al Commissario Castro in questa vicenda. Abbiamo scelto di farlo non solo perché le sue argomentazioni in merito al depauperamento di una delle realtà produttive di maggiore pregio d’Italia e del Veneto, ma perché, avendo seguito l’intera vicenda ACC in tutte le sue complesse fasi, avevamo manifestato una forte preoccupazione per quanto stava accadendo alla realtà produttiva di Mel. Molte cose non erano comprensibili. Le scelte sembravano tese a ridurre la produzione e a rallentare i processi. Tutto questo ha spinto la Regione del Veneto a prendere formalmente posizione attraverso un ordine del giorno del Consiglio Regionale di indirizzo per schierarsi a difesa del Commissario, sostenendolo anche nelle fasi giudiziali, per avere ragione delle argomentazioni e delle cause che erano al di là delle ragioni di mercato e che avevano compromesso gravemente la nostra ACC. Non abbiamo mai smesso di avere fiducia nella magistratura anche dopo il giudizio in primo grado, perché ci appariva veramente stridente rispetto alla conoscenza approfondita della vicenda ACC, sia dentro la fabbrica sia delle dinamiche di scelte che avevano penalizzato gravemente la realtà produttiva di Mel. A partire da quel momento hanno portato l’indebolimento a tal punto che oggi quello stabilimento non produce più compressori. E proprio in considerazione di tutto ciò, se si dovesse provare che tale indebolimento fosse stato cagionato dalla mala gestio, ben si comprende come si determinerebbe uno scenario di grande rimpianto per non avere potuto salvare ACC, dando spazio a quella politica che non ha creduto nella creazione di una filiera del compressore italiano, scegliendo di non proseguire nella difesa di un settore rilevante come è quello dell’elettrodomestico. Settori sul quale sono stata chiamata a occuparmi anche in questo periodo”.
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