BELLUNO La Squadra Mobile di Belluno ha dato esecuzione a due provvedimenti cautelari, emessi dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica. La motivazione: delitti in materia di stupefacenti. L.P., bellunese di 19 anni, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Ponte nelle Alpi è ora agli arresti domicialiari. Il giovane era stato arrestato lo scorso 17 febbraio da un equipaggio delle Volanti per detenzione di circa 100 grammi di hashish. Operazione peraltro che ha permesso agli uomini della Anti droga di ricostruire amicizie e clientela. Nello stesso periodo, gli agenti della Mobile erano stati informati dai responsabili dell’Istituto Professionale “Dolomieu ” di Longarone di movimenti sospetti all’interno della scuola. L’indagine ha permesso di individuare R.A.S., 19 anni, come il pusher che riforniva gli studenti dell’istituto. Nei suoi confronti divieto di dimora nel Comune di Longarone, luogo appunto in cui si trovava la piazza di spaccio dell’indagato. L’attività investigativa ha permesso di raccogliere elementi decisivi per ricostruire il circuito di attività di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacente tipo hashish, consistente in centinaia di cessioni, soprattutto a soggetti minorenni. Non solo, tra i contatti degli indagati l’indagine ha permesso di individuare un altro diciannovenne di Ponte Nelle Alpi, che nel mese di giugno è stato arrestato in flagranza con al seguito oltre 300 grammi di cocaina.
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