BELLUNO Un giovane diciottenne dello Sri Lanka, residente in provincia di Milano dovrà presentarsi davanti al giudice, è infatti stato rinviato a giudizio al termine di un’importante attività investigativa del Nucleo Carabinieri di Belluno. Il giovane, al momento dei fatti contestati era minorenne, per questo il rinvio a giudizio è stato deciso dal Tribunale dei Minori di Venezia. Il ragazzo deve rispondere di adescamento di minorenne, con chiacchiere, promesse, ma anche minacce, ha provato ad estorcere alla ragazza delle fotografie che la ritraessero nuda (inviate attraverso whatsapp). Il ragazzo ancora nel 2018 è arrivato a minacciarla
“O mi mandi le foto o te la farò pagare”. L’unico che pagherà adesso sarà però l’extracomunitario residente in Italia. La ragazzina bellunese era stata contattata da un profilo social falso (Istagram) e qui era nata una sorta di amicizia tutta virtuale, quando sono scattate le minacce la vittima ha raccontato tutto ai genitori ed è partita la denuncia.
CODICE PENALE, ARTICOLO 609 UNDICIES Chiunque, allo scopo di commettere i reati anche se relativi al materiale pornografico, adesca un minore di anni sedici, è punito, se il fatto non costituisce più grave reato, con la reclusione da uno a tre anni. Per adescamento si intende qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l’utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione