ROMA Recinti elettrificati che proteggono il bestiame domestico dai lupi. È il kit che il Parco nazionale Dolomiti bellunesi ha deciso di consegnare a 29 allevatori nel bellunese che hanno partecipato ad un bando per la concessione, in comodato gratuito, di kit per la realizzazione di recinti elettrificati, idonei a circoscrivere un’area compresa in un perimetro di circa 250 metri. Un modello, quello del Parco. Che secondo Uncem può essere preso d’esempio in molte aree alpine e appenniniche, con opportuni investimenti di Ministero dell’Ambiente (Transizione Ecologica), Ministero delle Politiche Agricole e dalle Regioni attraverso il secondo pilastro della PAC, dunque i Programmi di Sviluppo rurale. Nelle zone del bellunese, gli attacchi sono sempre favoriti dal fatto che le misure di protezione messe in atto per proteggere il bestiame sono spesso insufficienti. Per evitare predazioni è infatti necessario difendere il bestiame con recinzioni elettrificate adeguatamente alimentate e correttamente installate; recinti anche di grande altezza ma non elettrificati possono infatti risultare insufficienti per fermare il lupo. Da qui la decisione di dare un aiuto ai piccoli allevatori amatoriali, che detengono pochi capi a scopo affettivo, di dotarsi di idonei strumenti di prevenzione. Al bando hanno risposto 35 allevatori che operano nei 15 Comuni del Parco; 29 tra essi sono risultati idonei e nei prossimi giorni riceveranno, in comodato gratuito, le recinzioni elettrificate acquistate dal Parco.
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