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Scrivo l’ennesima lettera per manifestare il disagio provocato da Dolomitibus. Mio figlio, che frequenta un istituto a Belluno, dopo essersi recato in stazione per prendere l’autobus delle 13:15 diretto a Caprile, ha scoperto con grande dispiacere che il mezzo non era presente. Di conseguenza, lui e circa 30 altri ragazzi sono rimasti a piedi, sotto un diluvio. Si sono rivolti all’autista della corriera Belluno-Falcade per chiedere informazioni riguardo al loro autobus, ma l’autista ha risposto che non aveva la più pallida idea, ha chiuso le porte ed è partito. I ragazzi sono quindi saliti sull’autobus successivo delle 14:30, arrivando a casa ben oltre le 15:00. Come genitore, mi trovo senza parole per esprimere il dispiacere nell’assistere a questi episodi. Ancora più dolorose sono le parole di mio figlio, che si sente preso in giro e si chiede quale futuro possano avere i nostri paesi e le nostre montagne se questi sono i servizi pubblici che vengono offerti.
E. G.
IN RISPOSTA ALL’ARTICOLO RICEVIAMO
Sono uno degli studenti che era la presente alle 13:15 e anche io dovevo prendere la corriera che doveva andare a Caprile da Belluno. La corriera c’era, solo che per un errore dell’ufficio movimento la corriera che, appunto era diretta a Caprile, è stata messa dove doveva parcheggiare quella diretta per Agordo che poi si fermava là. Io sono salito in quella corriera e si era riempita completamente. Ho parlato con l’autista e mi ha detto che ha anche avvisato quelli che dovevano andare a Caprile che lui era sul parcheggio della Agordo e, visto che aveva una corriera abbastanza grande, non si fidava a far manovra per andare nel parcheggio della Caprile. L’autista ha pure provato a chiamare l’ufficio movimenti per far in modo che l’autista che doveva guidare quella diretta in Agordo avvisasse ma purtroppo non l’hanno fatto.
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