REDAZONE Riceviamo e volentieri pubblichiamo una riflessione di Rodolfo Pellegrinon (Falcade) sempre attento alle tematiche di legge e alle novità normative, come in questo caso,
In merito ai tanto contestati ( a volte con ragione) autovelox, interessante è la recente Sentenza n. 5078/2023 della Suprema Corte di Cassazione la quale precisa che le strade a scorrimento veloce in cui possono essere posizionati gli apparecchi di rilevazione della velocità, sono quelle che possiedono careggiate indipendenti o separate dallo spartitraffico, ognuna delle quali con almeno due corsie di marcia e una corsia, solo eventuale, riservata ai mezzi pubblici. La careggiata è la parte della strada in cui scorrono i veicoli ossia l’intera sezione stradale che i veicoli possono percorrere in direzioni opposte, se la strada è a doppio senso. Gli Ermellini ricordano che l’art. 139 comma 6 lettera a) del Regolamento dispone che le strisce continue affiancate separano i sensi di marcia nelle strade con carreggiata unica con due corsie o più per senso di marcia. Le strisce di separazione di marcia però devono essere tenute distinte dalle strisce di margine della carreggiata. Si precisa inoltre che le violazioni contestate in una strada con una doppia linea continua centrale sono annullabili perché la doppia striscia continua non può mai separare due carreggiate. Pertanto tutti gli organi competenti dovranno porre la massima attenzione, onde evitare ricorsi e perdite di tempo, sul posizionamento degli apparecchi e verificare che la “ strada a scorrimento veloce” sia veramente classificata tale e non una strada ad una sola carreggiata.