Nei giorni scorsi, mi sono recato, a piedi, dal centro di Agordo verso il Palarova per assistere ad una partita del Volley Club Agordino. Quando ho cercato il portafoglio per poter acquistare una bevanda al distributore, mi sono accorto che l’avevo perso. Ho quindi perlustrato i posti dove ero stato, all’interno del palazzetto, ma senza esito. Pertanto, quando me ne sono andato, ho percorso a ritroso il tragitto precedente, utilizzando anche la torcia del cellulare, in quanto stava cominciando l’imbrunire. Nulla di fatto. La cosa che mi preoccupava di più, non erano tanto i soldi (circa 80 euro che però, di questi tempi, avrebbero potuto comunque far gola a qualcuno), quanto invece la carta bancomat, una carta bancoposta, la carta d’identità e la patente. Arrivato a casa ho subito telefonato al call center per bloccare le carte. Il giorno dopo mi sono recato dai Carabinieri per effettuare la denuncia di smarrimento, come deve essere fatto in questi casi. Con mia grande sorpresa mi hanno detto che la sera prima era stato recapitato da una persona di Agordo un portafoglio ed era proprio il mio. Appena sono riuscito a rintracciare questa persona, mi sono recato a casa sua per ringraziarla: si tratta di una mamma con tre figli. Una signora molto gentile e riluttante nei confronti di qualsiasi ricompensa. Sicuramente un grande insegnamento di vita verso i propri figli. Bisogna dire che ad Agordo esiste ancora la gente onesta
Gianprimo Forcellini
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