di Moreno Geremetta
Ciclisti stranieri che si trovano purtroppo per loro a dover percorrere la 203 Agordina. La strada vecchia asfaltata di fresco è ancora chiusa. Nessuna alternativa segnalata se non dover percorrere un tunnel lungo, buio e per fortuna senza le cascate d’acqua a cui siamo ahimè abituati. Doppia linea continua quindi giustamente è vietato il sorpasso, auto dietro che comunque tentano l’azzardo, veicoli provenienti in senso opposto. Un mix di situazioni di possibile pericolo causate da chi? In primis da chi dovrebbe avere il compito primario di tutelare la sicurezza degli utenti della strada, di tutte le categorie. La vecchia strada dei Castei, perfetta per le biciclette risulta chiusa e transennata ormai da tempo però è fresca di asfalto. Magari renderla agibile e indicare ai ciclisti la possibilità di percorrerla in sicurezza? Idem per il tratto Listolade-Cencenighe, stessa identica situazione con la differenza che lì di strade alternative ce ne sono addirittura due, entrambe percorribili ma rigorosamente chiuse. Non ce la faremo mai se chi sta sopra di noi non collabora per poter avere servizi all’altezza di una comunità moderna, sostenibile e attenta alle esigenze di cittadini e turisti.