REDAZIONE Riceviamo e volentieri pubblichiamo alcune considerazioni di Rodolfo Pellegrinon sulle multe e gli autovelox.
Ormai è chiaro, anche le decisioni del Governo vanno nella direzione di far fare cassa ai comuni per compensare i mancati trasferimenti statali, rivalendosi sui poveri cittadini. Dopo il via libera ai “premi di produzione” ai vigili basati sulle multe e via libera su tutti gli autovelox, che saranno dei veri e propri bancomat a disposizione degli amministratori locali lo scopo è evidente. I comuni avranno così la possibilità di utilizzare i proventi delle sanzioni per le violazioni al Codice della Strada – comprese quelle all’eccesso di velocità rilevata con apparecchi autovelox e dispositivi analoghi – per finanziare e migliorare la sicurezza stradale. Un sistema parallelo di fiscalità a tutti gli effetti, visto che i Sindaci avranno la possibilità di piazzare gli autovelox a ogni angolo, senza limiti, con la possibilità di finanziare le attività dei propri enti attingendo direttamente dalle tasche dei propri cittadini. La questione sicurezza non si affronta certamente così, ma la questione finanziaria sì, evidentemente. Certo, vedere autovelox piazzati in posti dove è evidente che lo scopo è soltanto quello di fare cassa, fa venire un senso di rabbia e sfiducia verso le amministrazioni. Un compito primario, in particolare delle minoranze, dovrebbe essere quello di controllare sia sulla regolarità degli apparecchi che sulla destinazione dei fondi che sono normati da specifiche disposizioni di legge.
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