REDAZIONE Riceviamo e pubblichiamo una lettera arrivata in radio da una nostra ascoltatrice che ci segnala le problematiche che hanno gli studenti della Sinistra Piave a raggiungere l’Istituto Follador De Rossi ad Agordo.
Scrivo anche a nome di circa venti famiglie della Sinistra Piave i cui figli frequentano o frequenteranno l’Istituto Follador De Rossi ad Agordo. Premesso che la scelta di questa scuola non è uno “sfizio”, in quanto l’indirizzo Geotecnico/Minerario e il lIceo Scientifico Sportivo Statale solo quì si trovano, ma quindi una necessità. Da anni si trascina un problema che implica per queste famiglie e anche per i ragazzi dispendio di tempo , energie e denaro in quanto la zona comprendente Borgo Valbelluna e Limana è servita in modo pessimo dagli autobus scolastici. Questo implica per i ragazzi, specie delle zone alte dei comuni, levatacce alle 5 del mattino che potrebbero anche passare in secondo piano se il rientro a casa avvenisse in orari decenti. Invece, se la scelta ricade sulla tratta Lentiai/ Belluno /Agordo, il ritorno non prevede una coincidenza con il bus di uscita da scuola a Belluno se non dopo 40 minuti, il che costringe ad un arrivo a casa addirittura ben dopo le 15. Da tempo, in alternativa, i genitori si sobbarcano il viaggio per andare a prelevare i figli al Mas, in quanto l’abbonamento per la tratta suddetta non permette di cambiare e prendere il bus che porterebbe a Bribano, soluzione che comunque costringe ugualmente al movimento di auto, cosa che vista anche nell’ottica del periodo in cui viviamo risulta particolarmente onerosa per le famiglie per l’ambiente. Interessante notare che il Follador De Rossi, a conoscenza del problema, da tempo ha cercato di porre rimedio trovando anche i fondi necessari, ma Dolomitibus continua a negarsi prima con la scusa Covid, ora per la mancanza di autisti. A ciò va aggiunta la soppressione a metà dello scorso anno scolastico, della corsa delle 6:34 da Trichiana verso Sedico che avrebbe permesso ad alcuni di usufruire, a Trichiana, del trasporto dalle zone alte messo a punto dal Comune, implicando quindi il trasporto privato dei ragazzi fino a Bribano. A luglio è stato interessato del problema anche il Presidente della provincia di Belluno che però ad oggi, a una settimana dall’inizio delle scuole, non è ancora riuscito ad ottenere risposta. Noi genitori riteniamo questa situazione insostenibile, scandalosa e discriminatoria, soprattutto perchè ricade sulla pelle dei ragazzi costretti a rinunciare spesso a ore di sport , di svago ma anche di studio e poi si parla di servizi alla montagna, di zone disagiate, di sostegno alle famiglie e tante belle parole con le quali riempirsi la bocca ma che di fatto sono, appunto , solo parole. Rode il fegato nel vedere come funziona il trasporto scolastico a Trento e Bolzano, ora, pur non pretendendo un servizio simile, gradiremmo almeno avere l’ essenziale. Chiediamo una risposta celere da Dolomitibus, anche in collaborazione con privati o comunque con qualsiasi sistema possa attuare questa situazione di disagio, visto che paghiamo un abbonamento come tutti ma a questo dobbiamo aggiungere anche i costi per il servizio negato. Chiediamo anche che la scelta della tratta , passare per Belluno o per Sedico, non comporti per gli iscritti al Follador De Rossi nessuna differenza e che quindi l’abbonamento sia valido per entrambe, in modo da permettere maggiore libertà di gestione da parte delle famiglie.
Katia Tormen
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