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Era da anni che volevo affrontare il problema che si è presentato da tempo addietro riguardante il fatto che ufficialmente il Comune di Rocca Pietore usa il nome Vallier, invece di Sofedera, per indicare il nome del paese, mentre la popolazione (ed anche io personalmente) ha sempre chiamato il paese col nome di Sofedera. Recentemente ho contattato la casa editrice Tabacco per capire come mai nelle sue cartine topografiche invece del nome Sofedera ha stampato il nome Vallier. Gentilmente mi hanno detto che avrebbero fatto le opportune verifiche e che mi avrebbero fatto sapere. Infatti dopo poco tempo ricevo una e-mail nella quale mi viene detto che il Comune di Rocca Pietore col nome di Sofedera intende un’area vasta attorno al paese che lo stesso Comune indica col nome Vallier. Con questa e-mail ho capito che la responsabilità di indicare il nome dei paesi è in carico ai Comuni ed in questo caso al Comune di Rocca Pietore. Già sapevo che il Comune di Rocca Pietore dava questa interpretazione, ma ho avuto conferma ufficiale con l’e-mail ricevuta. Per questo sono qui, pubblicamente, perché i cittadini del Comune di Rocca Pietore vengano a conoscenza del problema e di quanto ho trovato in un ATTO storico o riprendendo notizie da altro libro che di seguito elenco.
1 – Faccio riferimento alla pagina 79 del libro “ LA ROCCA DI PIETORE “ (autore il sottoscritto), dove inizia la descrizione dell’ATTO DI UNIONE DELLA “ COMUNITA’ DELLA GIURISDIZIONE DELLA ROCCA “ alla “ COMUNITA’ DELLA CITTA’ DI BELLUNO “ etc.. , dell’anno 1395 . Nel secondo capoverso della pagina, vi sono elencati i rappresentanti degli abitanti della Giurisdizione della Rocca presenti alla stesura dell’ATTO e tra questi c’è “Bartholomeus quondam Nasembeni de Sotfedera”, tradotto “Bartolomeo fu Nascimbene di Sofedera”. Pertanto leggiamo che il nome del paese di Sofedera è Sofedera e non Vallier. Nell’ATTO, il nome Vallier non compare MAI. Al primo posto dell’elenco c’è Andreas de Sotaguda, tradotto “Andrea di Sottoguda” . Quindi se per Andrea viene scritto che egli è del paese di Sottoguda, non vedo perché per Bartolomeo, secondo il Comune di Rocca Pietore, dovrebbe essere scritto che egli è del paese di Vallier e non di Sofedera. Ripeto e chiarisco ancora che il Comune di Rocca Pietore è in contraddizione dato che se nell’ATTO di Unione etc..… è scritto che Nascimbene è del paese di Sofedera, si capisce che egli non è del paese di nome Vallier, e che nelle carte topografiche è necessario cambiare il nome Vallier e scrivere il nome Sofedera, anche per quanto altro scriverò di seguito. Ne deriva che Sofedera è il nome del paese e non di un’area vasta come afferma il Comune di Rocca Pietore. Credo che non ci sia nessun documento, riferito al caso in esame, che abbia un valore superiore a quanto scritto nell’ATTO di Unione del 1395. Anche per quanto riguarda le somme in denaro o in natura che alcuni residenti a Sofedera dovevano pagare ogni anno come tassa per i masi di rispettiva proprietà, nell’ATTO di unione con Belluno viene specificato che dovevano pagare una cifra tot “….per il Maso di Sofedera” . Quindi, anche qui viene scritto il nome Sofedera dove si trovava il maso, che corrispondeva ad un fienile e la casa di abitazione. Per Sofedera ho contato 5 masi. Quindi di Vallier non c’è traccia.
2 – Anche nella pagina 66 del libro “ROCCA PIETORE” di Giulio Toffoli, In fondo alla pagina è scritto che nel 1610 c’era un problema di divisione di alcuni beni comunali tra i “vicini di piettore, Col e soffedera” e quelli di Sottoguda. Si capisce che per vicini si intende gli abitanti dei paesi di Rocca Pietore, Col e Soffedera da una parte e degli abitanti del paese di Sottoguda dall’altra. Ne consegue, quindi, che per Soffedera si intende il paese e non un’area vasta e che il nome Vallier non esiste.
3 — Sempre del libro “ROCCA PIETORE” , a pagina 85 al primo capoverso si fa riferimento ad un indice del 1645, di nomi o solo cognomi dei capifamiglia di Rocca segnalati nella Confraternita dei Battuti. In questo indice risulta presente anche, ciliegina sulla torta, un certo “… De Valier da Soffedera…” (probabilmente un mio antenato) e non da Vallier come dovrebbe essere scritto secondo la visione del Comune di Rocca Pietore ( in questo caso si nota che Valier è scritto con una sola “ l “ ) .
Questi 3 casi sarebbero sufficienti per capire che Vallier, come paese, non esiste per indicare il villaggio di Sofedera. Il nome Sofedera lo scrivo con una f sola perché, nominandolo a voce, lo si fa in modo pacato senza raddoppiare la f . Ma c’è di più, se a qualcuno ancora non basta, per avere la certezza che il paese deve essere chiamato col nome di Sofedera. Quindi, scrivo ancora quanto di seguito. Consultando il volume LINGUA E CULTURA LADINA del prof. Vito Pallabazzer , ormai scomparso, stampato nel 1989 (l’anno di stampa non è riportato nel volume e l’ho chiesto così all’Istituto Ladino di Colle Santa Lucia, perché è importante saperlo come dirò più avanti), a pag. 550 alla voce Soffedera l’Autore dichiara il nome come n. l. Ro. fraz. 1605 Subfedera (sofedera); cogn. ant. . La sigla fraz., Pallabazzer la indica come frazione comunale. Per frazione comunale riporto una definizione e cioè : Parte del territorio comunale comprendente di norma un centro abitato e case sparse gravitanti sul Capoluogo. Dotata di modesta autonomia la frazione è una entità territoriale minore e giuridicamente riconosciuta con Atto del Comune, cioè tramite il Regolamento Comunale. Quanto riportato dal prof. Pallabazzer è di grande importanza, dato che per Rocca Pietore ha raccolto informazioni direttamente da persone del luogo e prolungatesi per 6 anni e, nel caso in esame, facendo anche riferimento al nome Subfedera trovato scritto nel 1605 . Penso che il Pallabazzer non avesse ancora letto l’ATTO di Unione con Belluno e che quindi non compare come riferimento nelle sue ricerche. Per quello che conosco, l’ATTO di Unione con Belluno, compare solo nel libro LA ROCCA DI PIETORE che è stato stampato nel 1999, mentre il volume LINGUA E CULTURA LADINA è del 1989, come già riportato. Quindi Sofedera è un nucleo abitato gravitante sul Capoluogo e non un’area vasta come afferma il Comune di Rocca Pietore. Per quanto sopra scritto, mi sembra di aver portato elementi più che sufficienti affinchè il Comune di Rocca Pietore li debba prendere in considerazione, non voltarsi dall’altra parte e prendere atto che si tratta di un errore usare il nome Vallier. Personalmente, a Sofedera ho trascorso periodi abbastanza lunghi fin dall’infanzia, fino a quando ero ragazzo e adulto presso i miei nonni ed anche loro hanno sempre chiamato il paese col nome di Sofedera, come tutti gli altri abitanti. Ho sempre in mente i periodi passati a Sofedera e considero il paese come una delle mie patrie. Posso pensare che il nome Vallier, per indicare il paese, sia stato ufficializzato, in un tempo lontano, per mano di qualcuno che abbia abusato della propria autorità e che quindi si sia preso la libertà di cambiare le carte in tavola. Infine, spero che tutti si sia uniti nel chiedere al Comune di Rocca Pietore di rispettare quello che i nostri antenati ci hanno dato in consegna, compresi i nomi dei nostri paesi. Seguirò, come altre persone interessate, l’evolversi della situazione per capire se ci saranno dei passi concreti da parte del Comune di Rocca Pietore per quanto riguarda questo appello, e cioè per indicare in ogni luogo ufficialmente per iscritto il nome storico del paese col nome di Sofedera e non col nome attuale di Vallier .
Alberto Agostinelli
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