A proposito di cervi e leggendo l’articolo di oggi a riguardo degli stessi, pur non essendo contro la caccia ma come si caccia espongo il mio pensiero deducendo che: ormai taluni, sottolineo taluni, non sono da considerarsi cacciatori ma bensì persone propense al tiro al bersaglio con il solo gusto di uccidere. Parole forse crude o inopportune? Una volta era un valido motivo per trovarsi in compagnia, andare in montagna e creare una sfida con il selvatico. Si tornava a casa a mani vuote, non importa, una bicchierata insieme e..alla prossima uscita. Ai tempi, ricordo mio suocero che senza la selvaggina cacciata la carne era un tabù. Comunque non esiste più etica, comparazione con l’animale, basta vedere l’esagerata tecnologia di comodo applicata a questa attività. Di esemplari è vero che ce ne sono tanti, e una corretta selezione è opportuna ma è colpa loro o dell’uomo che non ha saputo gestirne la riproduzione? Ma chi sgarra come nei casi odierni, rimane impunito? Peccato che questi animali non possono avvalersi di un legale di parte, altrimenti…
Guido Porini
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