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Dopo la lettera pubblicata del cittadino di Colle Santa Lucia
Buongiorno, ho letto la lettera inviata dal Sig. Francesco (Franz) di Colle S. Lucia, che si sente oppresso e vuole assolutamente tornare alle sue origini. Prima di tutto gli voglio fare i complimenti per le parole erudite usate nella sua lettera e per averci fatto conoscere come vivono le comunità in minoranza che subiscono angherie e oppressioni, dovrebbe chiedere scusa e vergognarsi di queste parole con tutti i paesi del mondo che vivono veramente oppressi e subiscono angherie. Io penso che lui e tutti quelli che si sentono come lui, non fossero nati quando il loro paesino è stato annesso all’Italia e quindi essendo nati in Italia se non si trovano bene o hanno questo grande desiderio di tornare alle origini, non devono fare altro che espatriare verso il Tirolo ed essere felici. Io ho conosciuto in tanti anni di vacanze a Colle tanti preti da Don Piero a Don Renato e mi sono sembrati tutti, chi più chi meno, simpatici e attivi e sono sempre andata in chiesa non per loro , ma per pregare. Se voi volevate Don Andrea che è stato assegnato alle Parrocchie di Pieve non ne ha certo colpa lui. Se il suo grande errore è stato quello di mettere sul foglietto parrocchiale l’idea di unire due comuni povero mondo, sappiate che in altri posti si sono uniti anche tre comuni di pochi abitanti creando nuove comunità, nuove idee e risorse. Concludo dicendo che adesso ho capito perché dopo tanti anni che vado in vacanza a Colle non ho mai trovato niente di nuovo, di accattivante x il turista , finché c’è gente che ragiona così che vorrebbe vivere in una altra nazione. Auguro a tutti gli altri abitanti di quel meraviglioso paese di continuare ad aprirsi al mondo.
Un caro turista deluso , molto deluso
(FOTO: Wikipedia)
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