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In questi giorni i Comuni che hanno aderito alla fusione, stanno ricevendo i contributi previsti dalla normativa. Non si parla di noccioline ma di milioni di euro, milioni veri !! Quel 17 dicembre 2017 i cittadini di Falcade e Canale d’Agordo si sono espressi con un NO alla fusione. Forse consigliati male o male informati hanno voltato le spalle a tutti quei benefici che ne sarebbero derivati dalla fusione. La fusione sarebbe sta una opportunità e un valore per il territorio con vantaggi di gran lunga superiori ai problemi e alle difficoltà da superare. Oltre ai benefici economici – come i maggiori trasferimenti statali – la fusione poteva permettere sicuramente di raggiungere migliori risultati organizzativi e di specializzazione del personale, di avviare una semplificazione burocratica, così pure di razionalizzare e ridurre i costi amministrativi i cui risparmi potevano essere impiegati proponendo servizi sempre più mirati ai bisogni della popolazione. Certo, mettere insieme due realtà non è mai facile ma, nel caso dei comuni, soprattutto quelli piccoli con sempre meno abitanti, le fusioni sono fondamentali per il rilancio della comunità. Non bastano le attuali leggi nazionali con vari incentivi per salvare i nostri piccoli comuni. E, rimango convinto che l’aggregazione avrebbe realizzato economie di scala e liberato risorse, il tutto a favore dei cittadini di Falcade e Canale d’Agordo. Ritengo che quel 17 dicembre 2017 votando NO i cittadini abbiano commesso un grandissimo errore che ora paghiamo tutti. Personalmente da sempre favorevole all’unione dei comuni, quel 17 dicembre 2017 mi è rimasto sullo stomaco. Ed ora, leggendo l’elenco dei contributi (in milioni) che ricevono i comuni che sono stati favorevoli all’unione, non posso che sentire tanta amarezza.
Rodolfo Pellegrinon
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