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Vi scrivo per raccontarvi uno spiacevole episodio che ho vissuto in questi giorni. Il 19 luglio compro le mie prime scarpette da arrampicata e felicissima di iniziare questa nuova avventura, il giorno dopo, vado con il mio compagno ad arrampicare alla falesia dei laghetti a Frassenè. Passiamo una bellissima mattinata, non eravamo soli, c’erano delle persone che come noi condividono lo stesso piacere per la montagna e le attività all’aperto…persone che ho sempre ritenuto essere di sani valori e principi…ma evidentemente mi sbagliavo. Sistemiamo le nostre cose e andiamo alla macchina…una volta arrivati a casa mi accorgo di non avere le scarpette attaccate allo zaino, devono essermi cadute nel tragitto falesia/macchina, letteralmente due minuti a piedi. Non ci preoccupiamo più di tanto perché confidiamo in quelle persone e mai avremmo immaginato potessero sparire. Tempo venti minuti siamo nuovamente sul posto, ma delle scarpette e delle ultime persone presenti non c’è più traccia. Ovviamente sono state rubate. Ci è crollato un ideale che avevano nei confronti di quell’ambiente e delle persone che lo frequentano. Io fossi stata nei loro panni le avrei raccolte e messe in bella vista in modo che il proprietario le avesse potute recuperare. Le scarpette erano La Sportiva FINALE numero 35.
A.V. Perugia
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