Da Enzo Lombardi, di Canale d’Agordo, riceviamo e pubblichiamo
Da questa primavera abbiamo assistito a un notevole incremento di traffico turistico sulle strade e sui passi dolomitici in particolare di camper, moto e ciclisti, con viabilità spesso complicata da interruzioni per manutenzioni e transito di grossi camion adibiti al trasporto di legname.
In aggiunta, si sono succeduti numerosi eventi motoristici, organizzati chissà dove e da chi, che hanno visto sfrecciare sulle nostre strade centinaia di rombanti auto sportive e moto di grossa cilindrata, provenienti in buona parte dall’estero. Blandi i controlli e pochi (e ben noti) gli autovelox funzionanti tanto che viene il sospetto che questi appassionati prediligano le nostre strade alpine non solo per le curve e lo scenario mozzafiato…. Inutile sottolineare l’assurdità e l’inopportunità di tali eventi itineranti in un territorio cosi delicato. Mi domando cosa porti realmente alle comunità locali questo tipo di “turismo”. Mi domando pure se, così continuando, non si corra il rischio che il riconoscimento delle Dolomiti come “Patrimonio dell’ Umanità” venga revocato.
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