FALCADE Riceviamo e volentieri pubblichiamo le considerazioni del maestro di sci Fulvio Valt, della scuola Equipe di Falcade.
Era il lontano 7 marzo 2020 quando veniva decretata dal Governo la chiusura degli impianti da sci in Italia, causa pandemia Covid-19. Sono passati circa 19 mesi di totale inattività delle scuole di sci e dei loro maestri; è passata anche la scorsa stagione invernale con una serie di promesse di aperture, mai mantenute. Nel frattempo un intenso lavoro da parte del Collegio Maestri di sci, Amsi e Anef ha permesso di riuscire a procedere con l’assegnazione di cospicui sostegni dello stato per queste categorie, ma solo teoricamente finora! E’ maggio 2021 quando un D.L. assegna 40 milioni di euro ai maestri e alle scuole di sci. E’ luglio quando il decreto viene trasmesso al Ministero delle Finanze per la firma del Ministro. E’ agosto quando la Corte dei Conti legittima il provvedimento. Ora tocca alle Regioni individuare i criteri e le modalità distributive dei ristori e solo successivamente erogare le risorse stanziate. Mancano chiaramente i tempi di erogazione…E nel frattempo? Nel frattempo le scuole sci hanno dovuto cercare il modo di sopravvivere garantendosi le risorse, magari tramite l’accesso a crediti bancari e con la speranza di poter iniziare una nuova stagione invernale per cominciare di nuovo a incassare qualche euro per far fronte alle spese. Peccato che ad oggi, a circa 2 mesi dall’inizio della nuova stagione, non ci sia ancora nessuna certezza di poter iniziare a lavorare. Questa si chiamerebbe programmazione, cosa che probabilmente non è contemplata nel vocabolario del Governo Italiano. Ognuno tragga le proprie conclusioni da questa pessima storia tutta italiana.