Riceviamo e pubblichiamo un’opinione sui recenti fatti di Rimini e successivi a firma di Enzo Lombardi.
FALCADE In questa vicenda delle molestie non apprezzo la difesa corporativa “tout court” che è tanto biasimevole quanto la generalizzazione. Io ho partecipato solo a un paio di adunate alcuni anni fa e non ho apprezzato i comportamenti goliardici e volgari che purtroppo alcuni ( una minoranza ) assumono in una circostanza così importante e direi quasi solenne per il Corpo degli Alpini. Per non parlare delle damigiane di vino sul tetto delle auto, i cori di ubriachi nei bar e il turpiloquio. Il problema delle molestie esiste ( non solo tra gli alpini ovviamente ) e non si deve sottovalutare o peggio negare. Dire che non ci sono state denunce e che quindi il problema non c’è, è ingiusto e patetico. In questo vedo una mentalità italiana sessista, maschilista e arretrata rispetto al resto d’Europa. L’ANA è un’istituzione seria e con una storia che parla da se’. Spero che riconosca che questi episodi ci sono stati e prenda dei provvedimenti nei confronti di pochi individui che con comportamenti triviali offendono l’immagine nobile del Corpo e dell’ANA. Spero altresì che il presidente Favero abbia il coraggio di chiedere scusa ( forse lo ha già fatto ) alle donne offese e umiliate in pubblico anche se da “infiltrati”. È importante che l’ANA intraprenda maggiori iniziative per sensibilizzare tutti i soci sui comportamenti da tenere in occasione di manifestazioni pubbliche in cui si indossa il cappello alpino e vigili sui comportamenti inopportuni.
L’adunata nazionale ANA è una manifestazione solenne in cui sfilano bandiere di guerra, medaglie d’oro al valor militare, si commemorano i caduti e si gratificano le decine di migliaia di volontari che si prodigano per il bene del prossimo.
Porto con orgoglio il cappello alpino da 50 anni e certi comportamenti, ripeto, di pochi maleducati, mi offendono.
Enzo Lombardi
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