REDAZIONE Riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni di Rodolfo Pellegrinon in merito all’articolo sull’operazione della Guardia di Finanza e Comune di Auronzo di Cadore sui 42 falsi residenti
Mi riferisco all’articolo sui falsi residenti scoperti dalla Guardia di Finanza. Questa situazione dei “furbetti residenti in un comune ma di fatto abitanti in un altro” è in atto da parecchi anni in molto comuni. in particolare dove si trovano le seconde case e dove i relativi proprietari hanno trovato il sistema della residenza fittizia per evadere le tasse comunali e altre agevolazioni ( più favorevoli per i residenti). Per queste situazioni anomale una parte di colpa è anche dei comuni che non controllano a sufficienza quando vengono richiesti i cambi di residenza. In questi casi la Polizia Locale dovrebbe verificare periodicamente presso le abitazioni la presenza dei soggetti ( che non sono mai presenti se non in particolari periodi dell’anno). Ci sono delle precise normative che dovrebbero essere messe in atto dal comune ( Uffico Anagrafe – Ufficio Tributi e Polizia Locale). Solo in casi estremi dovrebbe intervenire la Guardia di Finanza. Non dovrebbe essere difficile scoprire i soliti “furbetti” che, oltre che violare le normative, evadono le tasse.
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SCOPERTI 42 FALSI RESIDENTI
COLLABORAZIONE TRA GUARDIA DI FINANZA E COMUNE DI AURONZO DI CADORE
BELLUNO I finanzieri, in sinergia con la Polizia Locale, l’Ufficio Tributi e l’Ufficio Anagrafe del Comune di Auronzo di Cadore, hanno passato al setaccio centinaia di nominativi di persone formalmente residenti, concentrandosi su quelle che presentavano maggiori alert di rischio, quali anomali consumi di energia elettrica, acqua e gas o l’assenza dalle abitazioni, riscontrata a seguito di numerosi e ripetuti sopralluoghi, svolti dal personale della Guardia di Finanza e dalla Polizia Locale, in periodi e orari diversi.
I “furbetti”, la maggior parte originari della provincia di Venezia e dell’Emilia-Romagna, hanno acquistato le seconde case spostando la residenza di almeno un componente della famiglia al fine di non pagare l’Imposta Municipale Propria (IMU), beneficiare di sconti sui mutui per la prima casa, avvalersi di tariffe vantaggiose per energia elettrica, acqua e gas nonché, nel recente passato, aggirare le disposizioni sul lockdown. Tutti i quarantadue “falsi residenti” non hanno mai presentato al Comune la dichiarazione IMU e molti di essi non hanno nemmeno indicato gli immobili nella dichiarazione dei redditi Le violazioni già contestate dalla Guardia di Finanza (indagini che proseguono) hanno permesso di recuperare a tassazione 50.662 euro e garantito al Comune di Auronzo di Cadore di recuperare 133.063 euro per omesso versamento dell’IMU.
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