REDAZIONE Che differenza fa schiantarsi contro un cervo o contro un sasso? A meno che non sia di mezzo metro cubo o più, la differenza non è poi tanta. Ma per i sassi si chiudono (giustamente) le strade per giorni, mentre i cervidi sono lì, a decine, a bordo strada, da quando scende il buio a quando torna la luce e molte volte anche durante il giorno. Sono lì, e quando decidono di attraversare, attraversano, così come una pietra instabile decide di staccarsi quando vuole lei. Così come non sono sufficienti i cartelli “caduta massi” (una volta le nostre strade era costellate di tali cartelli e ora sono incredibilmente diminuiti) perchè devono ritenersi sufficienti i cartelli che segnalano la fauna selvatica? Se è vero che dove c’è il lupo i cervidi si allontanano (dicono che in Cansiglio sia successo questo), per evitare in futuro impatti con cervidi che potrebbero costare cari in termini di incolumità delle persone, non ci resta che sperare in un ritorno del lupo lungo la SR203 Agordina … Se Parco deve essere, che Parco sia …
Tiziano De Col
DILLO A RADIO PIU 2… LETTERA FIRMATA
REDAZIONE A seguito dei continui incidenti c’è un assordante silenzio da parte dell’ente Parco Nazionale delle Dolomiti che come un fantasma si aggira sulla 203 guardando e non facendo niente. Vittime umane, vittime animali (quel Parco che gli animali li dovrebbero tutelare). Che si stia lasciando a chi transita la responsabilità di fare “selezione naturale” con una totale assunzione del rischio?