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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Oggi, 19 marzo 2025, la gelata notturna ha messo a dura prova la pazienza dei pendolari della linea ferroviaria Montebelluna-Padova. Alle 5:41, il treno 23065, in partenza dalla stazione di Montebelluna, non ha fatto la sua corsa. Mentre il tempo scorreva, i viaggiatori si sono trovati a fare i conti con un annuncio flebile e incomprensibile, amplificato da altoparlanti a basso volume. Nessuna informazione chiara, solo il silenzio che aumentava l’incertezza tra i passeggeri.
A bordo, una scolaresca in attesa di partire per una gita, sperava in qualche notizia positiva. La realtà, però, era un’altra: guasto sulla linea vicino alla stazione di Montebelluna, con i tecnici al lavoro per risolvere la situazione. Un’ora dopo, ancora fermi, la situazione è peggiorata quando dal sito “ViaggiaTreno” è emerso che il treno era stato cancellato da Castelfranco a Padova. La speranza di una partenza veloce si è sgretolata, con un ritardo di 68 minuti.
Quando finalmente il treno ha ripreso il suo cammino, la sorpresa non è finita: il cambio treno a Castelfranco è stato inevitabile, rallentando ulteriormente la già lunga attesa.
A meno di un anno dalle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, questo episodio solleva interrogativi inquietanti sulla qualità dei servizi ferroviari e sulla capacità di garantire la puntualità e l’efficienza di fronte a eventi di grande rilevanza internazionale. Se questo è solo l’inizio, cosa ci aspetta nei prossimi mesi? La speranza è che le autorità competenti prendano in considerazione questi disservizi prima che il grande evento olimpico diventi un incubo logistico.
Lucio D’Alberto.
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