AGORDO Silvano Savio ha scritto una lettera al presidente dell’Unione Montana Agordina per segnalare la complessità che riguarda il nuovo regolamento per la raccolta funghi in Agordino. “Partendo dal sistema informatico con il quale si impone a norma delle nuove disposizioni, prima europee e poi nazionali, l’acquisizione del permesso di raccolta attraverso il sistema telematico PagoPA si innesca una procedura poco comprensibile e caratterizzata da una sequela di passaggi, primo fra tutti quello della necessità di “stampare”, il permesso in qualità di titolo per la raccolta. Ben venga la tecnologia digitale se applicata nella giusta e comprensibile misura, andrebbe però specificato e chiarito che il documento autorizzativo può essere visibile anche sullo schermo dello smartphone e non necessariamente stampato su cartaceo, come invece rappresentato sul regolamento UMA – scrive Savio – Ma guardando come fanno per esempio nella vicina Val di Fassa, i permessi si possono attivare presso gli uffici comunali, oppure molto agevolmente e a tutte le ore, attraverso gli sportelli bancomat della locale Cassa Rurale con il rilascio di ricevuta/permesso oppure con una App evidenziabile sullo smartphone con un QR-code. La stessa procedura può essere applicata anche da noi se l’UMA vorrà stipulare una convenzione con gli Istituti Bancari presenti sul territorio. Bisogna anche chiarire che seguendo una procedura diversa dal PagoPa è possibile trovare il codice del pagamento direttamente nelle tabaccherie o esercizi commerciali abilitati“. Già da tempo sono state definite le aree omogenee che per la verità in Agordino sono sostanzialmente due: zona del Poi e Valle del Biois, nell’ambito delle quali il permesso ha validità che interessa più comuni; differente la situazione in tutte le altre singole aree, dove per area omogenea si intende il territorio comunale stesso. “Se prendiamo come esempio, come caso limite, la zona di Caprile in comune di Alleghe – continua Silvano Savio – nello spazio di una mezz’ora o poco più un turista si può spostare nel comune di Selva di Cadore, Colle S.Lucia, Rocca Pietore, innescando cosi inconsapevolmente più di infrazioni avendo interessato ben quattro aree omogenee. Perchè quindi non definire una unica area nel territorio dell’Unione Montana Agordina, oppure racchiudere in aree omogenee anche Alto Agordino e Conca Agordina?”
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