***
AGORDO Nonostante gli appelli di un cittadino e successivamente di un popolo “social” nessuno è intervenuto a liberare il capriolo del Palaluxottica entrato da un cancello lasciato aperto. Eppure da Luxottica era arrivata una rassicurazione nei giorni scorsi “Guardate che il capriolo ha ritrovato la libertà”. Pare che non sia andata proprio così. Infatti, ieri Fabio Rufus Bristot passando sulla tangenziale quel capriolo lo ha visto di nuovo, ha denunciato il fatto al 112 che lo ha invitato a chiamare la Polizia Provinciale che a sua volta ha riferito “Interverremo”
DAL CORRIERE DELLE ALPI DI OGGI
ARCHIVIO RADIOPIU venerdi 30 luglio 2024
Ad Agordo, un capriolo è intrappolato da giorni tra le recinzioni del PalaLuxottica. Gianni, residente locale, ha espresso il desiderio che qualcuno si occupi del povero animale, temendo che possa essere abbattuto o addirittura impazzire per via della vicinanza dell’eliporto, utilizzato sia da Luxottica che dal Suem 118.
AGORDO “Vorrei che qualcuno di prendesse cura di quel povero capriolo che da giorni è prigioniero tra le reti del PalaLuxottica, con la speranza non venga abbattuto, o peggio impazzisca tra le eliche degli elicotteri visto che lì c’è un eliporto, anzi l’eliporto di Agordo a servizio non solo di Luxottica ma anche del Suem 118″. Inizia così in redazione la nostra chiacchierata con Gianni che da giorni, al mattino presto, non manca di andare a controllare se il capriolo ha riconquistato la libertà, ma fino a questa mattina era ancora lì, poi con il caldo, con il sole, trova riparo da qualche parte, ma non nel vicino bosco perché da lì non può uscire. Come vi sia entrato è chiaro: da un cancello lasciato temporaneamente aperto. “Ho chiamato la Polizia Provinciale – dice Gianni – avrei chiamato volentieri anche i Carabinieri Forestali, ma ad Agordo gli uffici sono aperti un giorno alla settimana per un’ora al giorno e non coincide con i miei orari”. Dunque la PolIzia Provinciale è informata, probabilmente anche i responsabili del PalaLuxottica edificato sulla verde piana di Mogn e sapientemente recintato per fermare ogni possibile intrusione, ma non del capriolo. “Gli agenti della Polizia Provinciale mi hanno anche detto che sta bene li’, ma mi viene un dubbio: dove trova l’acqua visto che il Cordevole è più sotto e irraggiungibile?” Un caso che Gianni a preso a cuore e promette di volerso seguire fino a quando l’animale non sarà restituito al bosco “Speriamo non finisca prima in pentola” conclude Gianni ironicamente, ma neanche tanto”.
___