***
Riceviamo e pubblichiamo
L’Agordino, con le sue montagne mozzafiato e la sua comunità accogliente, sembra non riuscire a trovare una soluzione a un problema che affligge residenti e turisti da anni: i disservizi del trasporto pubblico. Una lettera inviata alla nostra redazione mette in evidenza un disagio profondo, raccontato con lo sfogo accorato di un amante della montagna che, esasperato, si sente costretto a vendere la sua casa nella zona. Un problema cronico Secondo quanto riportato, la tratta Belluno-Agordino soffre di carenze strutturali che penalizzano soprattutto nei giorni festivi, quando non è disponibile alcuna corsa di trasporto pubblico. Questa situazione, oltre a rappresentare un disagio per studenti e lavoratori, si riflette negativamente anche sul turismo, una delle risorse principali della zona. “Non c’è un solo autobus la domenica o nei giorni festivi. Non si tratta solo di un disservizio, ma si sfiora l’interruzione di pubblico servizio”, scrive l’autore della lettera. Le conseguenze delle carenze Il quadro descritto non lascia spazio a dubbi: lunghe code, incidenti frequenti, mancanza di parcheggi e ragazzi costretti a rimanere ore in attesa per strada. “Le strade sono intasate e il trasporto pubblico è inefficiente”, continua il cittadino, che si interroga sul perché le istituzioni e l’azienda di trasporto Dolomitibus non abbiano ancora preso provvedimenti concreti. Una possibile soluzione La proposta è tanto semplice quanto logica: aumentare il numero di corse in modo efficiente e mirato. L’autore critica gli orari poco funzionali degli autobus esistenti, come l’unica corsa estiva per il San Pellegrino alle 9 del mattino, con ritorno alle 8:00 del giorno successivo. “Ma ci prendete in giro?” è il commento lapidario. Un futuro incerto per l’Agordino La lettera si chiude con una nota amara: l’autore, nonostante l’amore per l’Agordino, si sente costretto a considerare di lasciare una terra che percepisce sempre meno come accogliente. La mancanza di azioni concrete da parte delle istituzioni è un segnale preoccupante per una comunità che rischia di perdere sia residenti che visitatori. Un appello al buonsenso L’autore non chiede multe o restrizioni, ma semplicemente “buonsenso”: un trasporto pubblico potenziato, pensato per rispondere alle reali esigenze di chi vive e visita l’Agordino. Un appello che merita ascolto e che, si spera, spinga le autorità locali a intraprendere azioni risolutive per garantire un futuro migliore a questa splendida zona montana.