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Un pensiero per Giulia. La ragazza che ci vive accanto. Che incontriamo per strada o al bar. La ragazza che siede accanto a noi al cinema. L’amica d’infanzia. La compagna di studi. Una ragazza come tante. La figlia di tutti. La sorella di tutti. Forse per questo la sua tragica vicenda, pur in tempi in cui le cronache ci riportano ogni giorno episodi di violenza sulle donne, ci tocca così da vicino, così profondamente. Si ripete spesso che “è la società che è malata” e che di questo siamo tutti responsabili. È un’affermazione autoassolutoria, che non condivido. È come dire che, poiché siamo tutti collettivamente colpevoli nessuno da solo lo è. Non è così, non siamo tutti responsabili di tutto, anche degli orrori cui siamo costretti, impotenti, ad assistere. Lo siamo dei valori su cui costruiamo la nostra vita e le nostre relazioni e che, giorno dopo giorno, manifestiamo con ogni azione che compiamo, con ogni parola che spendiamo.
Susy Dan
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