RADIO PIU’ Riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni sulle vaccinazioni del Dottor Cesare Dal Bo
Le vaccinazioni di mezza Europa rallentano e contemporaneamente salgono i positivi al Covid-19, i decessi e le terapie intensive tornano ad affollarsi col rischio che i sanitari debbano scegliere tra chi inviare alla terapia intensiva e chi no. Per non arrivare a questa drastica necessità ( già sfiorata nell’ondata del marzo 2020) bisogna assolutamente dar corso alla vaccinazione nei tempi più rapidi possibili. Le notizie contrastanti su Astra Zeneca hanno provocato un danno immenso sia dal punto di vista pratico che psicologico ridando fiato a illazioni senza senso nei confronti dell’uso dei vaccini. Non ci possiamo permettere di dar corso a certe voci finchè non ci siano prove sicure o domani saremo da capo per un altro tipo di vaccino e non possiamo permettercelo. La ripresa sanitaria del nostro paese ma anche quella economica altrettanto importante è legata alla vaccinazione di massa che bisogna proseguire (prendiamo atto dei risultati ottenuti in Inghilterra!). Il disastro economico e quello sociale è dietro l’angolo anzi è già in atto. Qualsiasi cosa, anche piccola, dia una mano in questo senso è esiziale e molto più dannoso (anche se duole dirlo) di qualche morte sospetta. Questa è la cruda realtà che non possiamo nasconderci! A fronte di tutto ciò quello che, al momento, è incontrovertibile è che- come ha detto la direttrice esecutiva dell’EMA- non ci sono indicazioni che le vaccinazioni abbiano causato gli eventi collaterali gravi di cui si parla. Infatti il numero di eventi di tromboembolia non è più alto di quanto ci si potesse aspettare» nella media quotidiana. I casi sotto indagine riguardano infatti trombosi e morti sospette, ma non è stato accertato nessun legame di causa ed effetto. Fermare la vaccinazione anche per un giorno significa quindi molti più morti sicuri e molti più posti occupati in terapia intensiva per Covid. Se, poi vogliamo fare un confronto tra i vari vaccini usati in Europa, scopriamo che il vaccino AstraZeneca NON è quello che effettivamente ha causato più effetti indesiderati. Dalla banca dati dell’Agenzia europea del farmaco che raccoglie le sospette reazioni avverse emerge infatti che, secondo i dati aggiornati al 13 marzo scorso, Pfizer è quello che in assoluto ha anche il maggior numero di reazioni avverse (di ogni genere, anche blande): ne sono state segnalate 102.100 in totale, quelle di AstraZeneca sono 54.571, quelle di Moderna 5.939. E’ pur vero che il rapporto tra dosi somministrate e reazioni avverse è più alto nel caso di AstraZeneca, ma si tratta di qualche decimale insignificante: lo 0,37 per AstraZeneca, lo 0,24 per cento per Pfizer e lo 0,16 nel caso di Moderna. Quindi, come sempre, tutti i farmaci, compresi i vaccini possono dare delle reazioni avverse che, nella stragrande maggioranza dei casi, si limitano reazioni blande, assolutamente trascurabili. Se ognuno di noi leggesse il “bugiardino” di qualsiasi farmaco rischierebbe di non assumerne nessuno! Quello che conta è il rapporto rischio-beneficio e nel caso dei vaccini comunemente usati, compresi quelli anti COVID, non c’è dubbio che fare il vaccino convenga e convenga a tutti. Quindi vaccinatevi!
Dr. Cesare Dal Bo