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Certo che, se servono questi metodi per sollecitare il dibattito c’è da riflettere. Il rispetto delle norme e dei limiti è doveroso e sacrosanto, tanto doveroso e sacrosanto dovrebbe essere l’utilizzo non ipocrita da parte delle istituzioni dei mezzi messi loro a disposizione. L’autovelox del passo Giau, posto a difesa dalle scorribande dei motociclisti poteva essere posto sulla base di limiti di velocità più adeguati, le scorribande non si fanno ai 51 km orari ma a velocità più elevate, il limite da controllare potrebbe essere messo ai 60 o 70 o ai 90 come già stabilito per legge. La prova del fatto che il limite posto di 50 non è adeguato lo dice proprio l’elevato numero di verbali. A conforto potrebbe essere utile sapere quante sono in percentuale le contestazioni oltre i 10 km ora.