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VENEZIA “Desidero ringraziare gli organizzatori bellunesi del Premio San Martino, premio prestigioso della Città di Belluno per la sensibilità dimostrata nell’assegnare questo riconoscimento a Dino Bridda, una figura di alto valore nel mondo dell’associazionismo, della cultura e del sociale. A Dino Bridda, giornalista e scrittore di lungo corso, è stato riconosciuto il grande impegno per la valorizzazione del nostro territorio montano”. Così Silvia Cestaro, consigliere regionale bellunese di Lega – Liga Veneta, nel compiacersi per la scelta fatta. “San Martino è anche il patrono di Belluno e anche Bridda come San Martino si è sempre reso disponibile in prima persona dedicando il proprio tempo al mondo dell’associazionismo e della cultura perché il patrimonio della montagna bellunese abbia sempre un posto centrale nella geografia sociale ed economica del nostro Veneto. Bridda – aggiunge la consigliera – ha sempre dedicato i suoi scritti e il suo impegno personale ai delicati temi dell’emigrazione bellunese, cercando di mantenere vivo il rapporto tra chi ha lasciato le amate terre montane e i luoghi di origine attraverso le pagine della rivista ‘Bellunesi nel mondo’ oltre che al mondo degli alpini, corpo militare tanto caro alle nostre montagne. Per anni Dino Bridda, è riuscito e riesce tuttora a far sentire i bellunesi emigrati nel mondo il calore del nostro territorio, raccontando di cultura, storia dell’emigrazione, economia e cronaca bellunese e di attività delle Famiglie Bellunesi che all’estero hanno fatto fortuna così come quelle che continuano a vivere tra le nostre amate montagne. Complimenti ancora a Dino Bridda, a lui un riconoscimento quanto mai meritato”, conclude Silvia Cestaro.
L’INTERVENTO DEL SINDACO DI BELLUNO OSCAR DE PELLEGRIN
E’ sempre un piacere ritrovarci per festeggiare il nostro santo patrono e, assieme, per consegnare il premio San Martino ad un nostro illustre concittadino. Un premio con il quale, lo sappiamo, la Città di Belluno celebra quei cittadini che, con impegno e passione, si sono distinti in ambito professionale, culturale, del volontariato e artistico, contribuendo così a dare lustro e prestigio alla nostra comunità. Dino Bridda è senza dubbio uno di questi cittadini esemplari, un uomo le cui azioni e parole hanno lasciato un segno nella nostra storia recente. Uno studioso appassionato della storia locale e non solo, persona che ha dedicato la sua vita a raccontare, promuovere e diffondere le tradizioni, l’identità e la cultura bellunesi. In un mondo in cui tutto corre veloce e le informazioni si susseguono online di minuto in minuto, Bridda si è preso la briga di tornare indietro nel tempo e fermare con testi e racconti, articoli di giornali e interventi, il nostro passato perché non venga dimenticato, ma sempre più valorizzato e tramandato alle future generazioni. Mi piace anche ricordare che per 16 edizioni è stato il conduttore della cerimonia di consegna del Premio San Martino. Oggi è nuovamente sul palco, seppur con un altro ruolo. Le emozioni di questo cambio ce le racconterà lui stesso. Bellunese doc, Dino ha incanalato la sua passione per il suo territorio in una carriera di giornalista, scrittore e comunicatore Con la sua penna e la sua voce, ha contribuito a diffondere la cultura, l’arte, la storia e le tradizioni di Belluno, pubblicando articoli e reportage su molte testate locali e non solo. Il suo lavoro non è stato solo un esercizio di scrittura, ma un modo per tenere viva la memoria collettiva di cui ne ha sempre sottolineato l’importanza. Credo di poter affermare che deriva proprio da qui il suo impegno che si può tradurre in una quotidiana pratica che trova la sua ragione di essere nello spirito di servizio. La scelta, cioè, di rapportarsi con gli altri con l’obiettivo dichiarato di collaborare per il benessere di un territorio, di una storia, delle persone. È facile allora capire come il suo impegno abbia intersecato tutta una serie di ambiti: la cultura, il sociale, il volontariato. Dino è anche un punto di riferimento per le generazioni più giovani, rappresenta un legame prezioso tra il passato e il presente, tra le tradizioni storiche e le sfide contemporanee che affrontiamo. Lo spirito di servizio è uno dei doni più preziosi che una persona possa offrire alla propria comunità. Non si tratta soltanto di ciò che si fa, ma di come e perché lo si fa. È l’energia di chi sceglie di mettere il proprio talento e il proprio tempo al servizio degli altri, per il bene di un territorio, di una storia, di un insieme di valori che ci legano. Servire significa lasciare un segno duraturo, un gesto che attraversa il tempo e arriva agli altri come testimonianza di appartenenza e di cura. Mi piace ricordare, in particolare, il suo ruolo all’interno della sezione alpini di Belluno. Che cosa rappresentino i valori alpini non richiede di certo lunghi discorsi. Nel suo ruolo di addetto stampa, presentatore e direttore di testata Dino ha contribuito a trasmettere i valori di solidarietà, comunità e appartenenza che caratterizzano il mondo degli alpini, anche aprendo nuove strade. E’ stato lui infatti, nel 2003 su richiesta dell’allora presidente della sezione di Belluno, Arrigo Cadore, a fondare il periodico “In marcia”: riunendo, per la prima volta in provincia, le notizie relative a tutte le sezioni del territorio in un’unica rivista che raccontasse chi sono le penne nere bellunesi, cosa fanno e quali sono i loro progetti a favore della comunità. Un servizio che continua e che, ne sono sicuro, continuerà ancora a lungo. Oggi, conferendo il Premio San Martino a Dino Bridda, non solo riconosciamo il suo straordinario contributo alla cultura bellunese, ma celebriamo un uomo che ha incarnato e continua a incarnare i valori di impegno, passione e altruismo. La tua vita e il tuo lavoro ci insegnano che ogni gesto, ogni parola scritta, ogni momento dedicato alla comunità contribuisce a costruire una società più coesa e migliore. Grazie per il tuo instancabile lavoro, per il tuo amore per Belluno e per le storie che hai condiviso con noi. In conclusione, vorrei esprimere la mia gratitudine a tutti voi che siete qui oggi, a testimoniare questo momento importante per la nostra comunità. Che questo premio possa essere un ulteriore incentivo a continuare a lavorare insieme con spirito civico per la nostra comunità. Grazie, Dino, e congratulazioni per questo meritato riconoscimento.
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