BELLUNO Aggiornamento sulla situazione covid in provincia dalla Ulss1 Dolomiti, parla il direttore generale
LEGGI L’INTERVENTO DI ADRIANO RASI CALDOGNO
LA NOTIZIA DEL GIORNO Attivata L’Usca a Belluno con 11 medici operativi sette giorni su sette dalle 8 alle 20. I compiti dell’unità speciale: la gestione domiciliare dei pazienti covid positivi che non necessitano di un ricovero ospedaliero ma che è opportuno siano seguito con specifiche terapie, la grande maggioranza dei soggetti non presenta sintomi, o molto lievi. Queste unità speciali lavorano assieme ai medici di medicina generale, pediatri, pronto soccorso, 118 e specialisti che seguono i malati ricoverati con covid19. Le Usca sono attivata non dall’utenza ma dai medici di base oppure dal 188 o dalle strutture ospedaliere. Per ogni intervento saranno effettuate schede di monitoraggio. Nel distretto di Feltre è già attiva da alcuni mesi con 5 professionisti e il supporto infermieristico. Da novembre c’è stato un crescendo importante dei casi presi in carico, circa 50 pazienti presi in carico quotidianamente e sorveglianza attiva di oltre 1000 soggetti. Ci sono stati interventi in loco dell’equipe in 5 residenze per anziani, Meano, Cesio, Feltre, Lentiai e Quero: tassello importante nella strategia per gestire al meglio i pazienti covid trattenendoli il più possibile a domicilio con adeguata assistenza medica. Potenzieremo ulteriormente le Usca e stiamo cercando medici disponibili per questa attività. MEDICINA TERRITORIALE Importante azione dei medici di medicina generale, primo interlocutore in caso di necessità per sospetti sintomi di covid. E’ possibile inoltre gradualmente ottenere dal medico di medicina generale il tampone rapido. Distribuiti i tamponi a 43 medici su 132 che hanno iniziato questa azione di screening sui proprio pazienti. Gradualmente si uniranno altri medici. SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA Alle 8 di questa mattina 141 nuovi positivi in 24 ore, con una flessione rispetto alla scorsa settimana. Sono dati in funzione ai tamponi fatti e refertat. Tutto il Dipartimento di Prevenzione è fortemente impegnato per contenere e governare la curva dei contagi. Significativo al proposito il numero di covid point, numero imponente di tamponi rapidi e molecolari. Come già accennato ormai abbiamo una molte di attività di 10 volte i tamponi che si facevano a marzo. Ecco perché il ritardo nella consegna dei risultati dei test, non siamo per nulla contenti di questi ritardi ma bisogna comprendere la mole di lavoro diagnostico. TAMPONI AD AURONZO Domenica l’operazione mirata con 350 persone nella fascia d’età 41-75 anni per verificare lo stato dell’arte rispetto alla diffusione del virus in una popolazione tra le più colpite le scorse settimane con focolai di rilievo. Il dato interessante e confortante che nel campione la positività è pari all’8 per mille, di gran lunga inferiore delle settimane precedenti. Si può ragionevolmente affermare che il focolaio di Auronzo è in via di ridimensionamento, ma l’attenzione va tenuta alta. IN OSPEDALE A ieri sera 14 persone in terapia intensiva 133 area non critica 57 negli ospedali di comunità. Una decina di persone provengono da fuori Ulss soprattutto dal Primiero che hanno come riferimento la Ulss Dolomiti.
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