audio dai notiziario di RADIO PIU
BELLUNO Il consigliere comunale Franco Roccon che già aveva presentato in consiglio comunale un ordine del giorno (approvato) circa l’avanzo di amministrazione oggi canta vittoria.
Chiedeva l’applicazione delle due sentenze della Corte Costituzionale, emesse dopo il ricorso delle regioni Veneto, FVG e Trentino, in materia di equilibri di bilancio degli enti territoriali, che indicavano chiaramente ai comuni di disporre senza limiti di utilizzo l’avanzo di amministrazione e il Fondo Pluriennale Vincolato del bilancio 2017, dando avvio immediatamente alle opere messe nel Piano triennale delle Opere Pubbliche.
“Malgrado l’assessore al bilancio Lucia OLIVOTTO fosse contraria all’approvazione di una specifica delibera, così come qualche componente della maggioranza – afferma ROCCON– l’Ordine del Giorno presentato in sostituzione è passato all’unanimità, facendo proprie le considerazioni riportate nelle mie premesse frutto di un certosino lavoro documentale, capitanato dal prof. Luca ANTONINI esperto costituzionalista, che valutava assolutamente necessario disporre di una delibera per l’utilizzo di tale avanzo. L’assessore Olivotto riteneva di non aprire fronti di rischio sanzione per il comune e per i consiglieri che avrebbero votato la delibera pur sapendo che la Corte indicava proprio l’impossibilità del Ministero di avviare sanzioni nei confronti dei comuni che avrebbero liberato queste risorse. L’ordine del giorno proposto da me e votato all’unanimità ha portato alla luce una grande possibilità per il comune di poter applicare l’avanzo ( 4,5 milioni) alle numerose Opere Pubbliche inserite nel Piano triennale e nel Fondo Pluriennale Vincolato”. “Oggi il Ministero delle Finanze, attraverso il Ragioniere Generale dello Stato, Daniele FRANCO, – continua Franco ROCCON – ha emanato una circolare a tutti gli Enti Pubblici, soprattutto ai comuni, dove dispone di utilizzare l’avanzo del 2017 già da quest’anno e non dal 2020. Spero che gli assessori al Bilancio e le strutture di contabilità, di tutti i comuni bellunesi ora si adeguino, entro il 30 novembre, portando la delibera di applicazione. Nel Veneto si liberano circa 980 milioni di euro per opere pubbliche, solo dai bilanci comunali. Sto pensando ai nostri 65 comuni montani che hanno subito, come tutti in questi anni, le imposizioni del Patto di Stabilità che li ha obbligati ad accantonare ingenti somme per una rapporto di Finanza Locale partecipativa all’indebitamento nazionale necessaria per rimanere all’interno dei patti europei sul debito pubblico”. “Ora tutto è cancellato, finalmente, da queste due sentenze e dalla circolare del MEF che dispongono chiaramente senza alcun dubbio – conclude ROCCON– che l’avanzo di amministrazione è in disponibilità dell’Ente che lo ha creato e fa parte del bilancio di previsione del medesimo esercizio. Una bella vittoria che premia i Comuni virtuosi e chiama alle responsabilità dirette i Comuni in deficit strutturale e d’esercizio. Ne vedremo delle belle…”