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Finalmente anche la Provincia pare si sia accorta che quassu’ i disservizi sono continui… d’altronde in Provincia non siamo rappresentati da un nostro amministratore fidato, ma dobbiamo affidarci a quelli della città. Bene che gli utenti “mazziati” invino le critiche sui continui disservizi, sara’ nostra cura ribadirlo, amplificarlo, a piu’ riprese, giusto che vengano inviate a noi organi di informazine, perche’ qui non finiscono nel cassetto, soprattutto rispondiamo come altri non fanno da tempo
ma la gente non e’ stupida lo ha capito (mm)
BELLUNO «Servono misure straordinarie per la montagna a statuto ordinario. Altrimenti diventa difficile contrastare l’arretramento dei servizi». Lo dice il consigliere provinciale delegato ai trasporti, Massimo Bortoluzzi. L’occasione è data dalla segnalazione di disservizi sul trasporto pubblico locale dal Comune di Livinallongo resa nota attraverso i canali di RADIOPIU.
Dice il consigliere Bortoluzzi: «L’ente di governo del tpl e gli uffici provinciali monitorano costantemente la situazione, e anche di recente abbiamo chiesto a Dolomitibus di introdurre sui mezzi un sistema di contapersone, così da modulare il servizio a seconda delle esigenze dei territori. Ma per migliorare è senz’altro utile un lavoro di squadra con chi vive e lavora quotidianamente sui territori, così da raccogliere esigenze e problemi, e intervenire puntualmente laddove possibile».
LE BUONE RAGIONI DEL SINDACO
LIVINALLONGO Continuano i disservizi e i tagli nel trasporto pubblico nelle aree periferiche del Bellunese. Martedì 8 ottobre 2024, la corsa delle 13 da Livinallongo a Belluno non è partita senza preavviso, ripetendo un problema già verificatosi con una corsa per studenti eliminata senza adeguata comunicazione. In una lettera aperta il sindaco di Livinallongo Oscar Nagler fa il punto.
LA LETTERA
Continuano i disservizi e i tagli per il trasporto pubblico nelle aree più periferiche. Nella giornata di martedì 08 ottobre 2024 la corsa delle 13 che partiva da Livinallongo in direzione di Belluno non è di nuovo partita, e questa volta senza alcun preavviso. Non è rimasto un caso isolato quello della corsa del lunedì mattina che doveva portare i ragazzi delle superiori fino nel capoluogo provinciale per l’ inizio delle lezioni, corsa eliminata da Dolomitibus con una comunicazione verbale in anticipo di soli tre giorni rispetto all’ inizio dell’ anno scolastico. Si comprendono le difficoltà dovute alla mancanza di personale ed ai continui tagli che la Regione attraverso la Provincia impone sulle zone più lontane, ma le criticità purtroppo non si limitano a questo. Il Comune si è attivato per trovare una soluzione pratica ed immediata, ma la spesa per sostenere il servizio non può essere sostenuta dal Comune, dal momento che i ragazzi che ne hanno bisogno pagano un costoso abbonamento a tratta e ricordando che l’ azienda offre un servizio di trasporto pubblico per garantire il quale riceve comunque anche sovvenzioni pubbliche e che nel merito del quale non si può ragionare esclusivamente in termini di profitto aziendale. Ciò che più fa specie è che il Prefetto di Belluno non fosse affatto a conoscenza di queste problematiche, poiché l’ azienda in un incontro a Belluno aveva comunicato con tranquillità che non c’ erano criticità nello svolgimento del servizio e tutto stava procedendo per il meglio. Non si era parlato per nulla dei tagli del servizio nei comuni di alta quota, ma piuttosto della soddisfazione per la funzionalità di “Trillo” il servizio di trasporto a chiamata nella città di Belluno. I continui tagli ai finanziamenti – ed oggi ci limitiamo a parlare solamente di quelli che interessano il servizio di trasporto pubblico – il disinteresse per i problemi che si creano ai cittadini più lontani, l’attenzione esclusiva al profitto aziendale e la secca negazione di fronte ad una semplice richiesta di una comunicazione scritta dell’ eliminazione di una corsa essenziale per i cittadini, finalizzata a snellire l’ iter burocratico per l’ istituzione di un servizio secondario, ci fanno capire che ci si aspetti che i comuni di montagna sia di nuovo opportuno che si arrangino. Il confronto per una soluzione alternativa della problematica è aperto sia con la Provincia di Belluno che con quella di Bolzano. I bisogni dei comuni di montagna devono essere messi alla pari di quelli in città, auspichiamo che si possa trovare insieme una soluzione percorribile.
Oscar Nagler, Sindaco di Livinallongo
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