Sbloccati i cantieri, ecco il punto dei lavori alle infrastrutture. Peccato che nessuno alzi la voce nei confronti di chi sta obbligando gli agordini a rinunciare ad una bella pista ciclabile in asfalto nero perché secondo qualcuno stona con l’ambiente, neanche la 203 agordina o la provinciale per la Val Fiorentina fossero piste di ghiaia del vecchio west. Peccato che nessuno a differenza del Comelico osi alzare la voce mentre si spendono decine di migliaia d’euro per “grattare” il manto vellutato come vellutato, inviante e calpestato lo è nella vicina Val di Fassa e Val di Fiemme, peggio assistere inermi a questa spesa imprevista. Peccato che nessuno abbia il coraggio di far notare che quello che stona nell’ambiente oggi ad Alleghe siano gli alberi ancora disastrosamente a terra e non certo una lingua d’asfalto che con il tempo, la neve, la brina, la pioggia perderà quel colore nero che tanto non piace. Triste constatare che si spendano fiori di quattrini per rendere l’asfalto quasi sabbioso mentre il lago di Alleghe è riempito di sabbia e melma. Qualche perplessità anche per la celerità con cui sono ripresi i lavori per l’arena delle Peschiere a San Lucano contestata da un paese e non solo (oltre 1000 firme raccolte) mentre tutt’attorno sul versante delle pale di San Lucano è un trionfo di piante schiantate e annerite dell’incendio e ancora non si pensa ad una strada per il recupero che funga anche da taglia fuoco (mm)
ROCCA PIETORE
29 ottobre 2018 Era ormai fatta più della metà della nuova pista ciclabile (costo 4,5 milioni di euro), principale opera del progetto di sviluppo turistico del Medio/Alto Agordino finanziato dai Fondi Comuni Confinanti e promosso dai comuni di Rocca Pietore, Alleghe, Colle di Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana, San Tomaso Agordino, Cencenighe e Taibon Agordino, che, correndo per 23 chilometri lungo la valle al fianco del torrente Cordevole, avrebbe finalmente collegato i comuni a nord dell’Agordino e Cencenighe, inserendosi quindi nella ciclabile della conca Agordina. In poche ore, però il 29 ottobre 2018, ben 17 di quei chilometri di pista sono stati travolti e distrutti, lì dove il torrente ha rosicchiato l’argine, tra Sottoguda e Caprile, e soprattutto nel tratto Masarè-Cencenighe. Complessivamente, le conseguenze dei tre giorni di esondazioni e vento hanno creato al progetto Dolomites Maadness danni per 1,2 milioni di euro e fermato per ovvi motivi di forza maggiore il proseguo dei lavori. Come ad esempio per l’auditorium in fase di realizzazione nella meravigliosa Valle di San Lucano, oltraggiata in tutti i modi dalla tempesta. E anche l’intervento sulle ristrutturazioni extralberghiere, che proprio con il progetto finanziato dai Comuni Confinanti avrebbe trovato nuovo impulso di sviluppo nell’ospitalità diffusa, ha subito un pesante rinvio di 1 anno. Mentre, il parcheggio, da poco terminato a Rocca Pietore, sepolto in quei giorni sotto frane e detriti, fortunatamente è stato già ripristinato completamente.
29 ottobre 2019 – oggi tutti gli impegni sono ripartiti: sul Cordevole è stata completata la passerella pedonale di attraversamento, entro la primavera prossima sarà finito e illuminato il percorso facilitato attorno al lago di Alleghe, inaugurata la ciclabile sulla destra orografica del Cordevole tra Masarè e Caprile, mentre nella valle di San Lucano la baita è pronta e si è ripartiti con l’Auditorium. Sono anche ripresi di gran lena i lavori di ristrutturazione sui 21 immobili che il progetto sostiene con circa il 60/70% dei costi per l’apertura di altrettanti affittacamere. E, sempre nel 2020, ci sarà un nuovo esercizio per l’ospitalità diffusa a Laste, mentre è già pienamente funzionante il ristorante-pizzeria rinnovato a San Tomaso Agordino preso in gestione da una giovane coppia milanese. La tempesta Vaia, così come ha fermato per mesi tanti sogni nel cassetto, tanto ha dato un nuovo impulso motivazionale e culturale agli abitanti di questo territorio e quindi anche al progetto Dolomites Maadness che, nel corso di questi mesi, si è dedicato interamente alla difesa del territorio e alla valorizzazione della sua comunità.
Denis Dal Soler, project manager
Andrea De Bernardin, sindaco di Rocca Pietore capofila progetto: