BELLUNO “Treno delle Dolomiti Venezia-Cortina lungo la Valle del Cordevole” è il titolo dell’incontro in programma domani alle 16:30 in video conferenza. Il Comitato Ferrovia Dolomiti Bellunesi presenta una propria proposta di linea ferroviaria che collega Venezia a Cortina lungo la Valle del Cordevole, alternativa ai tre percorsi proposti lungo le valli del Cadore. Questa proposta è già stata presentata ufficialmente sia alla Provincia di Belluno che alla Regione Veneto a fine 2019. Il Comitato ha già avuto modo di confrontarsi, ricevendo notevoli consensi, con diverse Amministrazioni locali ed Enti vari. Il treno è un mezzo moderno, ecologico e sicuro, riduce il traffico sulle strade, riduce le immissioni di CO2, in sintesi preserva il nostro territorio. Il percorso lungo la Valle del Cordevole, attraversando l’Agordino, cuore delle Dolomiti, è baricentrico rispetto all’intera provincia e garantisce un collegamento sicuro tra le vallate. Il percorso, partendo da Ponte nelle Alpi, raggiunge Cortina in 72 km toccando Belluno, capoluogo di Provincia, Agordo, Cencenighe, Alleghe e Caprile. I km in galleria sono solamente 21 e il tempo di percorrenza è di circa un’ora (2 ore e 30 minuti da Venezia a Cortina), il tracciato rispetta quindi le attese della Regione ed è comparabile con i tempi di percorrenza in auto. Due milioni di passeggeri annui, stimati, fanno si che questa linea ferroviaria sia una grande opportunità per uno sviluppo economico sostenibile ed ecologico. Una ferrovia che ha una forte valenza turistica su tutta la tratta Venezia-Cortina e che collega i più importanti comprensori sciistici delle Dolomiti (Falcade-San Pellegrino, Alleghe-Zoldo, Arabba-Marmolada, Dolomiti Superski, impianti della Conca Ampezzana), ma che può essere utilizzata anche da convogli locali a servizio delle maestranze che quotidianamente raggiungono le importanti realtà industriali Agordine. Il Comitato Ferrovia Dolomiti Bellunesi chiede che le quattro proposte per la realizzazione del Treno delle Dolomiti, considerate le forti ricadute socio-economiche di questo investimento sull’intera Provincia di Belluno, siano confrontate e discusse a livello provinciale, dati alla mano, tra tutti i sindaci. Per garantire un futuro alla Nostra provincia, è auspicabile che il territorio, attraverso i sindaci, sappia esprimere una scelta consapevole e responsabile tra i quattro tracciati presentati in Regione, perseguendo l’obiettivo di un’equa distribuzione degli investimenti in provincia.