BELLUNO Oggi si celebra la “Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada”, un momento di ricordo e riflessione che viene dedicato ogni anno, la terza domenica di novembre, alle vittime di incidenti stradali ed ai loro familiari, istituita anche in Italia con la Legge 29 dicembre 2017 n. 227, allo scopo di promuovere ogni iniziativa utile a migliorare la sicurezza stradale e a informare gli utenti della strada, in particolare i giovani, sulle gravi conseguenze che possono derivare da condotte di guida non rispettose del Codice della strada. Dall’esame dei dati ISTAT da poco resi noti, emerge che nel 2019 si sono verificati in Italia 172.183 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 3.173 vittime e 241.384 feriti, con un costo sociale degli incidenti pari a 16,8 miliardi di euro (1% del PIL). Da questi dati si evince che l’obiettivo europeo di dimezzare del 50% il numero delle vittime nel decennio 2010-2020 non è stato ancora raggiunto, dal momento che la diminuzione in tale periodo (fino al 2019) è solo pari al 22,8%: pertanto l’Unione Europea si è posta un ulteriore obiettivo denominato “Vision Zero” (Zero Vittime) e finalizzato a ridurre quasi totalmente il numero di vittime della strada entro il 2050, seguendo l’esempio dei paesi che hanno conseguito i migliori risultati in termini di sicurezza stradale. La distrazione (in particolare l’uso indebito di cellulare alla guida, che fa perdere il controllo della strada percorsa davanti a sé) è, purtroppo, ancora al primo posto fra le cause degli incidenti, seguita dal mancato rispetto della precedenza e dalla velocità troppo elevata o non commisurata, nonché dalla guida in stato di alterazione psicofisica dovuto all’assunzione di alcool o sostanze stupefacenti e dal mancato utilizzo di dispositivi di ritenuta (cinture di sicurezza – in particolare posteriori – e seggiolini per bambini): tutte situazioni sulle quali può e si deve intervenire, mediante una maggiore consapevolezza alla guida da parte del conducente sulla responsabilità per la propria incolumità e di quella degli altri. In questa occasione la memoria va dunque a tutte le vittime di incidenti stradali, compresi gli appartenenti alle Forze di Polizia che sono sulla strada tutti i giorni per compiere il proprio dovere. Da sempre, in particolare, gli operatori della Polizia Stradale indossano una divisa che comporta lo svolgimento di un servizio connotato da impegno, sacrificio e abnegazione, valori fondanti del proprio operato che consentono loro di vivere con prossimità e grande sensibilità la missione, spesso eroica e dolorosa che sono chiamati a svolgere. Per assicurare tutto questo, gli operatori pagano da sempre un prezzo altissimo: basti pensare che dalla sua istituzione ad oggi sono 376 gli operatori della Polizia Stradale che hanno sacrificato la loro vita sulla strada. La Polizia Stradale, nell’ambito del percorso di vicinanza al cittadino che caratterizza da sempre la Polizia di Stato ed è ben riassunto nel motto “esserci sempre”, raccomanda quindi ancora una volta a tutti gli utenti della strada la necessità di assumere atteggiamenti virtuosi alla guida dei veicoli, ma anche quando si circola come pedoni, al fine di garantire sempre la sicurezza propria ed altrui.