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CANALE D’AGORDO La giornata del 26 agosto è tradizionalmente dedicata al ricordo di Albino Luciani nel giorno della sua elezione a Sommo Pontefice. In questo giorno così importante a Canale d’Agordo (Belluno) sarà celebrata la Santa Messa nel 46° anniversario dell’elezione di papa Giovanni Paolo I, dichiarato Beato nel 2022. La funzione si svolgerà all’aperto, in piazza Papa Luciani, e sarà presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Renato Marangoni, Vescovo della Diocesi di Belluno-Feltre. La celebrazione sarà accompagnata dal Coro Diocesano. Mons. Renato Marangoni ha sottolineato come l’umiltà abbia sempre caratterizzato la vita di Giovanni Paolo I fin dalla sua infanzia. In un’intervista infatti racconta: «Mi colpisce di Luciani un suo testo di approfondimento e di meditazione in cui, rivolgendosi ai sacerdoti, dice come lui personalmente abbia dovuto lottare perché lui si riprometteva l’umiltà, ma poi succedevano situazioni in cui dava spazio al far sì che le cose andassero bene, alla cosiddetta bella figura finendo allora con l’interrogarsi se quella fosse vera umiltà o una forma di orgoglio. Allora credo che l’umiltà comporti questa doppia dinamica che chiede di liberarsi di alcune tendenze che sono connaturate alla nostra umanità, ma senza sfuggire dalla realtà e dunque relazionandosi senza travisarla attraverso alcune mediazioni. Questo era l’intento di Luciani e l’umiltà dunque interessa tutta la sua vita! Non è per lui una delle virtù, ma quella che connota, che caratterizza, che colora tutte le virtù». Il 26 agosto ricorre anche il 45° anniversario della visita di Papa Wojtyla a Canale d’Agordo e alla Marmolada. A un anno esatto dall’elezione di Luciani, infatti, Papa Wojtyla volle recarsi in visita proprio nel paese natale del suo predecessore. Memorabili per tutti i canalini le parole pronunciate in quell’occasione: «Egli è qui, sì carissimi fratelli e sorelle di Canale d’Agordo, egli è qui! Col suo insegnamento, col suo esempio, col suo sorriso». La pioggia e il maltempo non lo fermarono, e dopo essere stato a Canale d’Agordo il Papa volò sulla montagna più alta delle Dolomiti, la Marmolada, per omaggiare e dare simbolicamente la sua benedizione a questi luoghi.
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