BELLUNO Ho rinvenuto nell’archivio personale la foto che qui propongo: risale al 14 gennaio 1977 e fu scattata in occasione della riuscitissima cena sociale del Calcio Belluno Donne, che all’epoca partecipava, con onore, è doveroso ricordarlo, al campionato nazionale di serie A. I punti di forza della compagine gialloblù era: la bellunese di Ponte nelle Alpi Manuela “Lela” Boito (sorella del più famoso “Checo” (classe 1960, pure lui ha militato nella serie A, giocando, bene, in particolare col Genoa) e la veneziana Carolina Morace. Nella prima foto si vedono, al “levar delle mense” e durante la premiazione delle atlete, nel ristorante “Al Moro” di Silvio Rui, a Mel: i presidenti Giacobbi e Bepi Zanfron, Renato Bona che era vice presidente, il rappresentante degli arbitri Mario Ottaviani, il giudice sportivo della Federcalcio bellunese Romano Atti, il dirigente arbitrale Antonio Moro e uno degli sponsor della compagine: Giorgio Rampazzo. La circostanza offre il destro per ricordare che il Belluno e la Libertas erano saliti dalla B alla massima serie con il Foggia e lo Smeb Messina, avendo vinto gli spareggi-promozione. Per quanto riguarda la Boito,va detto che dopo aver lasciato il calcio giocato che le ha dato tante belle soddisfazioni, è stata dirigente responsabile del movimento calcistico femminile in provincia di Belluno nonché responsabile generale delle rappresentative provinciali Allievi e Giovanissimi della Figc. Ma, senza far torto a “Lela” e a tutte le altre ragazze gialloblù (citiamo a memoria, scusandoci per le omissioni: Nora Fregona, Maurizia Berton, le sorelle De Salvador ,Teresa Pravatto,Graziella Filippin, Michela Busana, Cathia Romanzini.e la Morace, nata a Venezia il 5 febbraio 1964, a vantare il curriculum più prestigioso: allenatrice di calcio (anche in Canada), dirigente sportiva, commentatrice televisiva competente ed apprezzata. E’ ricordata oltre che per essere stata la prima donna ad avere allenato una squadra maschile (Viterbese nel 1999), come la miglior marcatrice di tutti i tempi nella nazionale azzurra visto che è andata a segno la bellezza di 105 volte. Nel 1997 ha dato l’addio al mondo del calcio giocato e quindi è stata dal 2000 al 2005 allenatrice della nazionale italiana femminile. La passione immensa per il calcio, non ha impedito all’ex attaccante azzurra di dedicarsi agli studi laureandosi in giurisprudenza e conseguendo l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato..
NELLE FOTO (Zanfron; Facebook-sito di Manuela Boito): Le ragazze del Belluno calcio; il simposio di Mel da Silvio Rui (con personaggi del calcio purtroppo scomparsi: Giacobbi, Zanfron, Atti, Rampazzo); Manuela Boito; suo fratello Checo quando militava in A col Genoa; la bomber anche della nazionale italiana, Carolina Morace.