un altro importante colpo inferto al narco traffico in provincia dai Carabinieri del Comando Provinciale dopo il sequestro di oltre 3 kg di stupefacente avvenuto circa un mese fa.
BELLUNO Un uomo di 48 anni originario della Campania ma da anni residente a Belluno è stato arrestato dai Carabiineri del Nucleo Investigativo di Belluno. C. P. (queste e iniziali) è infatti stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di stupefacente. L’uomo è finito nel mirino degli investigatori in seguito ad una serie di riscontri investigativi che hanno preso le mosse dal monitoraggio della movida serale post-lock down. Da molti indicato come fornitore di ogni tipo di stupefacente, è stato posto sotto attenta osservazione dai Carabinieri. Il tenore di vita sicuramente sopra la media, nonostante abitasse presso un alloggio di edilizia popolare, le macchine di lusso a sua disposizione e non per ultimo un atteggiamento molto sicuro di se in pubblico, hanno fatto capire che la strada intrapresa fosse quella giusta. Giorni di pazienti appostamenti per studiare abitudini di vita e nella giornata del 30 luglio è scattato il blitz, anche con l’uso delle unità cinofile dei Carabinieri. La paziente attesa degli investigatori è stata premiata con un ricco bottino: 1,9 kg di hashish;50 gr. di marjuana; 10 gr. di cocaina e tanto materiale per il confezionamento e bilancini di precisione. L’arrestato, associato alla locale casa circondariale, dopo l’avvenuta convalida dell’arresto è stato ristretto presso il proprio domicilio.
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“Un plauso e un applauso va ai Carabinieri del Comando Provinciale di Belluno che, ancora una volta hanno dimostrato di non essere secondi a nessuno. Gli uomini e le donne del reparto investigativo, sono riusciti nuovamente a contrastare il dilagante problema del consumo e dello spaccio su stupefacenti nella Provincia di Belluno”. Queste le parole di Tabacchi Ludovico, Responsabile Provinciale del Dipartimento per i Rapporti con le Forze dell’Ordine di Fratelli d’Italia. “Fortunatamente in provincia di Belluno, visti anche i dati emessi dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, il problema esiste ma non è così dilagante come in altre realtà”.
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