BELLUNO Nella consapevolezze di quanto a volte sia difficile denunciare una violenza subita, soprattutto quando la stessa avviene in ambito domestico, la Polizia di Stato ha voluto portare nelle piazze dei comuni della provincia di Belluno, attraverso il camper “Questo non è amore”, un forte messaggio di solidarietà e vicinanza alle donne, per informarle delle opportunità messe loro a disposizione dalla normativa di settore e incoraggiarle a denunciare eventuali violenze subite o di cui si è venuti a conoscenza, contribuendo così all’emersione di questo drammatico fenomeno. Molte volte si è stati colpiti dal fatto che le donne che si avvicinavano alle nostre operatrici, spesso non erano vittime di una violenza subita ma protagoniste a loro malgrado di altre situazioni di disagio, spesso legate a sopravvenute e momentanee difficoltà economiche legate al COVID-19. Sulla base di questa esperienza si è scelto di continuare per quanto possibile ad essere vicino alla categoria, questa volta con un gesto concreto e, pertanto, insieme al Liceo Artistico Catullo e alle associazioni Belluno Donna, FIDAPA, UNICEF e SOROPTIMST, si è pensato di destinare una somma di denaro ad una parrocchia della provincia, che permetterà ad alcune donne, e alle loro famiglie, di fronteggiare le necessità sopravvenute per la perdurante emergenza Virus. I fondi sono stati raccolti tramite la vendita dei biglietti della lotteria organizzata tra le iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne nell’ambito del progetto nazionale “questo non è amore”, durante il quale era stato organizzato un concorso per premiare una delle migliori opere realizzate, sul delicato tema, dagli studenti del liceo artistico Catullo. Lotteria che aveva messo in palio la statua lignea di una donna, scolpita da un anonimo poliziotto in quiescenza, in assonanza al tema trattato. La statua nell’occasione è stata donata alla scuola per eventuali successive manifestazioni sull’argomento del contrasto alla violenza di genere.