REDAZIONE Si è tenuta Domenica 29 Gennaio scorso la tanto attesa riedizione di Situazione Rock, al Teatro Comunale di Belluno, appuntamento cult dei primi anni ’80, per la provincia di Belluno. La manifestazione musicale aveva allora lo scopo di dare spazio alle band bellunesi che in quegli anni proliferavano negli scantinati e nei luoghi più impensabili, macinando a suon di note, idee e parole, le più varie. Quattro edizioni seguitissime e rimaste nella storia, supportate dall’organizzazione di Scoppio Spettacoli, allora vivacissima nel panorama della musica giovane, soprattutto per i primi grandi concerti rock e pop in provincia di Belluno. Proprio Scoppio Spettacoli con il suo patron Massimo Capraro, coadiuvato dallo storico batterista bellunese Franco De Poli, ha voluto riproporre la manifestazione a 40anni di distanza, per portare sul palco un po’ di sana nostalgia musicale, ma soprattutto gruppi che hanno fatto la storia della musica bellunese di allora. Per l’occasione Situazione Rock è riuscita a rimettere insieme anche la storica band agordina dei 10 Hertz che dall’ultimo concerto storico di Col Cumano a Santa Giustina, nell’ Ottobre ’85, non aveva più calcato il palco che conta, se non in una riapparizione fugace nel’06 per l’appuntamento estivo di “Un milion de Amigos”. Il gruppo che per 5 anni in Agordino attirò l’attenzione, facendo ascoltare una musica originale, autoprodotta, ma non disdegnando cover di alcuni grandi cantautori italiani, si è riproposto sul palco del Comunale di Belluno, con la sua formazione storica, Gianniantonio Cassisi, voce e chitarra, Piergiorgio De Bastiani alla batteria, Antonio Fiabane alle tastiere, e Stefano De Nardin al basso. Tre i brani proposti, per riassumere, nello spazio dedicato dalla manifestazione, le tipologie musicali del gruppo, melodica, rock, non disdegnando un pop-rock più ricercato, ma soprattutto con testi e musiche originali. Il Comunale e, soprattutto, molti agordini “scesi” per l’occasione a Belluno, hanno gradito e sostenuto con applausi intensi e prolungati l’esibizione dei “quattro ragazzi del Cinema della Casa della Gioventù” di Agordo (sede frequentatissima delle loro prove), che con spirito, entusiasmo giovanile e qualche nota malinconica si sono rimessi in gioco alla soglia dei 60 anni. Il front man Cassisi ha colto l’occasione per ricordare anche chi ha fatto parte per breve periodo della band, Mauro Larese, Daniele Case, e il gruppo di tecnici che li seguiva fedelmente, Fabio Guadagnini, per l’audio, e i tecnici luce Andrea Tonegato, ma soprattutto Ferdinando Andrich, a cui è andato un particolare pensiero di ricordo a pochi anni dalla sua scomparsa.
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