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REDAZIONE Sono tre gli interventi registrati dalla centrale operativa del Suem 118 nella giornata di oggi. Il primo alle 8:19 quando l’abulanza di Zoldo e l’elicottero Falco sono intervenuti a Forno Di Zoldo per soccorrere un uomo di 86 anni a causa di un problema neurologico. Purtroppo l’uomo è deceduto dopo il trasferimento all’ospedale di Belluno. Alle 13:18 l’ambulanza di Feltre è stata chiamata a Tomo di Feltre per un incidente dove due donne sono state portate al Santa Maria del Prato con ferite di media gravità. Poco prima delle 14:30 il terzo intervento per un uomo che aveva accusato un infarto a Lamon ma i soccorsi non sono bastati per salvare la vita al paziente.
FELTRE Nicola Tranquillini, 58 anni, originario di Fonzaso e dipendente storico dell’impresa GG Garbin, è morto ieri pomeriggio stroncato da un infarto. L’incidente è avvenuto in via Torta, dove si trovava per scaricare del materiale in un cantiere privato. Dopo aver preso accordi con il proprietario, Tranquillini è risalito in cabina senza riuscire ad azionare il comando del camion. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari e l’arrivo dell’elicottero del Suem, per Tranquillini non c’è stato nulla da fare. Lascia tre figlie e una vasta comunità che lo ricorda come un uomo buono, esperto meccanico e collega sempre pronto ad aiutare.
Scontro fra auto a Tomo, ferite mamma e figlia
FELTRE – Un incidente semi frontale si è verificato ieri intorno alle 13.15 nella frazione di Tomo, coinvolgendo due auto. Una donna di 42 anni, alla guida di una Fiat Punto, e la figlia sedicenne, passeggera, hanno riportato ferite di media gravità e sono state trasportate al pronto soccorso dell’ospedale di Feltre.
L’incidente è avvenuto mentre l’auto delle due percorreva una salita e si è scontrata con un’altra Fiat. Sul posto sono intervenuti l’ambulanza del 118, i vigili del fuoco del distaccamento cittadino e una pattuglia della polizia stradale per i rilievi. Il conducente dell’altra vettura è rimasto illeso. I veicoli sono stati messi in sicurezza e successivamente rimossi.
FOTO CORRIERE ALPI
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