BELLUNO Alle 12.10 un escursionista bellunese ha contattato il 118, poiché a metà circa della Ferrata Zacchi alla Schiara aveva avuto dei problemi e non era più in grado di spostarsi da solo. Uscito dall’itinerario infatti, il 35enne di Belluno era caduto e riuscito a fermarsi su una cengia sottostante, dopo che si era staccata la roccia su cui si stava tenendo facendogli perdere l’equilibrio. In suo aiuto è decollato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Individuato il punto in cui si trovava a 2.300 metri di quota, dato che l’uomo non era legato, il tecnico di elisoccorso si è fatto sbarcare più distante, con un verricello di una ventina di metri, per evitare pericolosi spostamenti d’aria. Dopo averlo raggiunto, il soccorritore ha assicurato a sé l’escursionista ed entrambi sono stati recuperati con 30 metri di verricello. L’uomo è stato quindi sbarcato a Belluno.
CORTINA Verso le 14 un gruppo di escursionisti francesi – tre ragazzi e due ragazze di Parigi di 24 e 25 anni – ha allertato i soccorsi non più in grado di muoversi lungo il Valon de Ra Ola, che da Ra Valles scende in Val di Fanes in Tofana. I cinque, zaini pesanti in spalla, percorrendo il sentiero 407 si erano ritrovati a dover superare il ripido ghiaione, erano spaventati e si erano bloccati. Sbarcato in hovering nelle vicinanze, una volta da loro il tecnico di elisoccorso ha provveduto all’imbarco dei primi due con altrettanti verricelli da 20 metri. Mentre l’eliambulanza li portava al campo base a valle, il soccorritore ha accompagnato gli altri tre nella zona dell’hovering, modalità con cui, appena è ritornato l’elicottero, sono stati fatti salire a bordo. I cinque ragazzi sono stati lasciati in piazzola a Cortina.
DAL TG3 DEL VENETO
Elisoccorso richiesto e non pagato: un buco da 500mila euro
In una stagione che segna un autentico boom di presenze turistiche in montagna, l’elisoccorso è spesso richiesto come un taxi e non pagato. Ammontano a mezzo milione di euro i ticket per interventi senza motivazione medica non incassati
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