“Belluno Alpina ha come obiettivo rivitalizzare i piccoli borghi prealpini. Il Giro 2022 non può quindi prescindere da una tappa nelle nostre terre”.
BELLUNO “Belluno e bicicletta formano una coppia che funziona: il successo del Criterium di lunedì sera e soprattutto della Granfondo di fine agosto ci impongono di continuare a credere nel portare sulle Prealpi il Giro d’Italia 2022”: dopo le ultime gare sulle due ruote che hanno animato il capoluogo e la Valbelluna” Con questa parole Belluno Alpina torna alla carica per portare sulle Prealpi la corsa rosa del prossimo anno.
L’associazione punta infatti alla valorizzazione dei paesi e dei residenti che passi attraverso un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socioeconomici: “Portare la corsa rosa nei nostri borghi -spiega il vicepresidente Rodolfo De Min – vuol dire dare slancio turistico al territorio ma anche giorni di gioia agli abitanti, soprattutto ai più piccoli. Abbiamo visto come i nostri territori richiamino tantissimi appassionati della bici. La Granfondo ha animato tutti i nostri piccoli borghi, con iniziative, striscioni e tifosi lungo le strade; inoltre, il percorso è stato particolarmente apprezzato dagli atleti, tutti di alto livello, e ha attraversato le aree prealpine che assieme ai sei comuni interessati. Tutti insieme, in maniera determinata e unita, hanno presentato a Regione e RCS una proposta di una due giorni di ciclismo che deve attraversare tutti i borghi dei comuni interessati, con un programma di eventi collaterali che diano visibilità anche alle località meno conosciute ma caratterizzate da un ambiente unico: il Lago di Santa Croce , montano ma ventilato adatto a diversi sport, che “nasconde” il dragone; le salite immerse nel verde a collegare le alte frazioni dell’Alpago passando per le malghe e i pascoli patria dell’agnello alpagoto; la salita di Vich, dove c’è una nuova riscoperta di produzione di frutti locali; la storia e la cultura della città di Belluno; salendo da Limana, il ricordo di Buzzati innamorato di Valmorel; la salita percorsa de Merckx nel Giro del 1968 e riscoperta dagli atleti del Dragone; l’arrivo in Nevegal, comoda meta per un turismo green in piena espansione”.
Se alle ricorrenza culturali come il 50° anniversario della morte di Dino Buzzati sarà abbinato il grande successo sportivo e di tifo delle ultime manifestazioni ciclistiche e lo spirito di collaborazione che ha unito questi sei comuni, è chiaro che le Prealpi risultano essere in questo momento forti, unite e credibili per organizzare insieme alla Provincia e alla Regione una 2 giorni di ciclismo che potrà dar vita a una intera settimana di iniziative utili a sostenere il settore turistico